Funerali vietati al sabato a Cison: troppo costosi

Cison, nei prefestivi servono i necrofori di una ditta esterna. Il sindaco ai parroci: «D’ora in poi solo in casi eccezionali»
Allegranzi Tovena cimitero Cison-Tovena
Allegranzi Tovena cimitero Cison-Tovena

CISON. «Di venere e di marte non ci si sposa né si parte», di sabato invece non si viene sepolti o, da un punto di vista migliore, non si partecipa ai funerali (degli altri). Ma solo a Cison di Valmarino. Singolare decisione, quella dell’amministrazione comunale: proibire le esequie il sabato, per l’intera giornata, e – gli altri giorni – dopo le 15.30. Nessuna avversione particolare verso il sesto giorno della settimana, ma un ragionamento economico: i necrofori, il sabato, costano di più, e in tempi di crisi dei piccoli enti è meglio, laddove possibile, risparmiare. Anche se si parla di cari estinti.

I cittadini hanno storto un po’ il naso, quando domenica scorsa, dal pulpito della chiesa di Cison, il nuovo parroco don Adriano Sant ha letto il messaggio recapitato dal sindaco a proposito del “divieto” di organizzare funerali di sabato. In fondo, sarebbe stato il giorno in cui tutti sono più liberi, e possono partecipare senza dover rinunciare al lavoro. La decisione, però, è ormai presa. Il sindaco di Cison, Cristina Pin, ne spiega le ragioni: «Non è una novità assoluta, ho semplicemente informato anche il nuovo parroco di quanto già avveniva, e lui lo ha spiegato in chiesa. Il problema è che di sabato ho soltanto due operai necrofori e non hanno la reperibilità garantita, c’è il rischio di doversi affidare a una ditta esterna. Io i matrimoni di sabato li celebro lo stesso, ma non devo essere pagata, gli operai invece sì, e se si riesce a fare in un altro giorno tutto di guadagnato».

Il sindaco Pin non parla, effettivamente, di “divieto” vero e proprio, ma di buona norma: «Se per ragioni particolari, o per esigenze di salute pubblica, bisogna celebrare il funerale di sabato, allora lo facciamo senza problemi. È da diverso tempo, però, che non succede». Ha invece altre spiegazioni, che non hanno niente a che vedere con la spending review, la scelta di non celebrare mai le esequie dopo le 15.30: «Vale soltanto per i mesi invernali. È un problema tecnico: lavorare con il buio diventa complicato per gli operai». Le disposizioni valgono anche per i cimiteri delle frazioni: a Tovena il sabato sarà “off limits” proprio come a Cison. Don Adriano Sant ha preso atto, a buon cuore, delle indicazioni dell’amministrazione. E la notizia si è già diffusa nei Comuni limitrofi, dove per ora non ci sono divieti particolari. L’idea della giunta cisonese, però, sembra piacere anche agli altri sindaci, e non è da escludere che il sabato senza funerali venga ripreso anche in altri paesi.

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