L’ultimo saluto ad Arben di Pronto Soccorso Bici
Cipi, originario dell’Albania, viveva a Santa Bona. Si è spento a 63 anni dopo una lunga malattia

Una partecipazione ampia e composta ha accompagnato l’ultimo saluto ad Arben Cipi, figura conosciuta e stimata in città, venuto a mancare a 63 anni dopo una lunga malattia, durante i funerali che si sono svolti nella giornata di ieri, con la presenza di molte persone che nel tempo avevano incrociato il suo percorso personale e lavorativo.
L’attività Pronto Soccorso Bici
Per otto anni Cipi aveva gestito il negozio Pronto Soccorso Bici a Santa Bona, un’attività seguita direttamente fino a quando le condizioni di salute glielo hanno permesso. «Anche quando stava peggio continuava a dire che sarebbe tornato in negozio», racconta la figlia Sofilda, spiegando come il lavoro fosse rimasto per lui un riferimento costante; l’attività è stata portata avanti fino a fine novembre e oggi prosegue in famiglia, garantendo continuità al servizio offerto nel quartiere.
La malattia lo accompagnava da tempo ed è stata affrontata in modo riservato, senza interrompere del tutto il legame con la quotidianità. Si è spento nella sua abitazione, assistito dai familiari.
La passione per gli animali
«Abbiamo voluto che restasse a casa, nel suo ambiente», aggiunge la figlia. Abituato a una vita sociale intensa, era noto anche per la passione per gli animali, in particolare per i piccioni, che allevava da anni insieme ad altri animali nella casa con giardino in cui viveva.
«Aveva sempre animali attorno, ma i piccioni erano la sua passione», riferisce Sofilda. Al termine della cerimonia funebre, alcuni piccioni sono stati liberati in volo, un gesto voluto dalla famiglia. In Italia da oltre trent’anni, di origine albanese, Cipi viveva stabilmente a Treviso, dove aveva costruito la propria vita familiare e lavorativa. Lascia la moglie Luljeta, sposata nel 1988, i figli e quattro nipoti.
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