Fulmine incendia l’ex mulino Bruni

VITTORIO VENETO. Un fulmine manda in fiamme l'ex mulino Bruni. Lo spaventoso incendio è divampato ieri sera intorno alle 18.30 sull'edificio che si trova lungo il fiume Meschio. Le fiamme alte oltre due metri erano visibili da più parti della città. Tutto l'edificio è andato completamente distrutto. La vecchia struttura era adibita a ricovero attrezzi. Una saetta si è abbattuta sull’edificio, propagandosi attraverso un vecchio filo dell'energia elettrica dell'Enel. Si è incendiato l’intero impianto e poi il tutto si è propagato al tetto dell'ex mulino.
Alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto in fiamme il palo dei fili dell'energia attaccato all'edificio, poi il rogo si è propagato. Il fuoco è stato alimentato dai solai in legno e dal materiale che vi era contenuto. Sul lungo Meschio sono intervenuti i vigili del fuoco di Vittorio Veneto e Conegliano che hanno lavorato fino a tarda sera per spegnere il rogo e ogni focolaio. L’intervento è stato reso più complesso dalla presenza di eternit sulla copertura. Dall’edificio sono stati portati in salvo cinque cani, non si sono registrate persone ferite o intossicate. Il proprietario dell'immobile è Marco De Nardo, 34 anni, residente a Colle Umberto. I danni sono ingentissimi. La struttura era su più piani. All'interno vi erano un paio di moto antiche, un decespugliatore, alcune botti. In molti cittadini ieri sera si sono recati sul lungo Meschio davanti alla scuola media Cosmo per seguire le operazioni di spegnimento e bonifica da parte dei pompieri. «Un'altro pezzo di Vittorio Veneto che purtroppo se ne va» è stato il commento amaro di molti vittoriesi testimoni delle operazioni.

Quasi contemporaneamente i vigili del fuoco sono dovuti intervenire anche a Nove Alto, civico 119, per l’incendio di un materasso all’interno di un’abitazione. Illesi fratello e sorella che vi abitavano.
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