Fuga di gpl dalla Galoil cinque ore di terrore

Migliaia di litri fuoriescono da un serbatoio del distributore di carburante Case evacuate, strada chiusa, delicatissimo lavoro dei vigili del fuoco
Di Enzo Favero
Pesci Crocetta distributore Galoil perdita di gas vigili del fuoco al lavoro
Pesci Crocetta distributore Galoil perdita di gas vigili del fuoco al lavoro

MONTEBELLUNA. Si è rischiato il disastro ieri pomeriggio lungo la Feltrina, a causa di una perdita di gpl dal serbatoio del distributore di carburanti Galoil. Fortunatamente dopo oltre quattro ore di lavoro i vigili del fuoco sono riusciti a chiudere la falla e far cessare così l'emergenza. Fuoriusciti dal serbatoio dai 5mila ai 6mila litri del pericolosissimo gpl, un gas che rimane verso il suolo. Chiusa per quasi cinque ore la Feltrina da Cornuda a Montebelluna, evacuate tutte le famiglie che risiedono nelle vicinanze della stazione di servizio. L'allarme è scattato alle 16.35, a darlo il personale di servizio della Galoil che ha notato una nube gassosa espandersi sopra il serbatoio da 10mila litri che rifornisce le pompe di gpl. La situazione era rischiosa, a contribuire a tenere il gas a terra anche la bassa pressione. C'era il rischio di una disastrosa esplosione e residenti e vigili del fuoco potevano rimanere intossicati dal gas. I primi a intervenire sono stati i pompieri Montebelluna. Sul posto in due o tre minuti, hanno subito capito la pericolosità della situazione, hanno chiuso la Feltrina e sono corsi di casa in casa per dire alla gente di chiudere i contatori e andarsene via. Quindi hanno allontanato le bombole di gas accatastate in un deposito vicino. Scattato l'allarme, alla Galoil sono cominciate ad affluire squadre dei vigili del fuoco da Castelfranco, Treviso, Asolo a dare man forte ai colleghi. Da Mestre è arrivato il nucleo specializzato in gas e componenti chimici. Attorno alla zona hanno cominciato ad affluire carabinieri, agenti della polizia locale, uomini della protezione civile. Tutta la zona, da Biadene a Cornuda, è stata interdetta mentre i vigili del fuoco provvedevano a irrorare d'acqua il gas in modo da evitare che si espandesse in attesa di individuare la perdita e fermare la fuoriuscita. Il gpl era contenuto in un serbatoio di 30 metri cubi, interrato. Fortunatamente il vento spingeva la nube di gas verso la campagna, verso le rive. Guidati da Ruggero Sartorato, mentre il comandante provinciale teneva il coordinamento, i vigili del fuoco hanno provveduto a irrorare di acqua frazionata il gas in uscita. Impossibile avvicinarsi finchè non è arrivato il nucleo NBCR a individuare il punto dove si era creata la falla. Verso le 20 l'operazione di riparazione era terminata e l'emergenza cessata e dopo le 21 la Feltrina è stata riaperta al traffico. «La situazione era veramente pericolosa», spiega Ruggero Sartorato, «c'era il rischio di una esplosione e dovevamo fare attenzione che non si generassero scintille. Abbiamo controllato la nube di gas irrorandola di acqua frazionata finchè non è stata riparata la falla». La parte della stazione di servizio dove ci sono gli impianti del gpl è stata messa sotto sequestro e questa mattina i vigili del fuoco torneranno per capire cosa ha provocato il guasto.

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