Frode fiscale al Millelire, titolare stangato

CASTELFRANCO. Si è chiusa con sei condanne e due prescrizioni la prima tranche processuale seguita all’inchiesta per frode fiscale al lap dance Millelire di Zoppola (Pordenone). La Procura contestava...

CASTELFRANCO. Si è chiusa con sei condanne e due prescrizioni la prima tranche processuale seguita all’inchiesta per frode fiscale al lap dance Millelire di Zoppola (Pordenone). La Procura contestava agli amministratori della Millelire srl la dichiarazione annuale fraudolenta mediante l’uso di fatture e altri documenti per operazioni inesistenti dal 2009 al 2012: avrebbero evaso le imposte sui redditi e sul valore aggiunto. Sotto inchiesta sono finiti pure i rappresentanti delle aziende che hanno emesso le fatture e i dipendenti del locale. La difesa ha sostenuto che le fatture emesse dalle aziende e i rimborsi chilometrici presentati dai dipendenti erano riferiti a prestazioni effettuate, come attività di promozione del locale, lavori edili e rimborsi chilometrici del personale che accompagnava le ballerine da casa al lavoro. Il giudice di Pordenone ha condannato il rappresentante legale della Mille lire Marco Dal Pozzo, 55 anni, di Castelfranco, a un anno e sei mesi di reclusione e alla confisca dei beni fino alla concorrenza di 326 mila euro; il rappresentante legale della Ive costruzioni di Gruaro Cristian Padovan, 45 anni, a un anno e otto mesi e alla confisca fino a 210 mila euro; il dipendente del Millelire Stefano Gandolfi, 54 anni, di Pasiano, a 6 mesi per l’anno di imposta 2011 e alla confisca fino a 14.100 euro (assolto per i fatti del 2012); il dipendente Cristian Callegaro, 43 anni, di Fontanafredda, a un anno e due mesi per i fatti dal 2010 al 2012 e alla confisca fino a 40 mila e 800 euro circa; il dipendente Manuel Cigolot, 40 anni, di Aviano, a un anno e 2 mesi e alla confisca fino a 52 mila euro circa per i fatti dal 2010 al 2012; il dipendente Christian Rosset, 43 anni, di Azzano Decimo, a 1 anno e 1 mese e alla confisca fino a 11.300 euro circa. A tutti gli imputati, eccetto Padovan, è stata concessa la sospensione condizionale della pena.

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