Frane, a Refrontolo è sempre emergenza

In via Vernaz stop ai camion, gli abitanti portano a mano le bombole del gas. Sono sette i fronti aperti

REFRONTOLO. Una frana in via Vernaz rischia di isolare alcune abitazioni, e di lasciare al freddo i residenti: è emergenza a Refrontolo. Il Comune sta correndo ai ripari per garantire almeno la fornitura di gas metano ai suoi cittadini, ma sono ben sette i fronti franosi aperti a Refrontolo, e per i quali la sindaca Loredana Collodel ha deciso di intervenire una volta per tutte: «Siamo continuamente in emergenza», ha dichiarato, «ma se lasciamo le cose come sono, rischiano di peggiorare».

È quello che è successo nei giorni scorsi proprio in via Vernaz, all’altezza del civico 38 (poco dopo il parco giochi Perepepè). Una frana rischia di isolare le case e il Comune (con due ordinanze, l’ultima lo scorso 5 gennaio) ha bloccato prima il passaggio dei veicoli con massa superiore ai 35 quintali, poi il transito di tutte le auto a esclusione dei frontisti. A Natale, il geologo Celeste Granziera ha studiato un piano per fermare lo smottamento: «I camion per il rifornimento del gas metano non possono passare di là», ha spiegato Collodel, «e i cittadini si stanno portando a casa il gas con le bombole. Il geologo ha lavorato sodo, predisponendo un piano di contenimento del terreno con micropali. L’intervento costerà 60 mila euro, tutti a carico del Comune, e contiamo di avviare i lavori entro gennaio».

I cittadini di via Vernaz sono esasperati, ma si consoleranno, forse, sapendo di non essere i soli a vivere con l’incubo delle frane. Il bollettino dell’emergenza comprende anche la frana di via Patrioti («Tutto il versante che si è mosso un anno fa sta ancora camminando», spiega la sindaca), quelle di via Mire (anche questa recente, a ridosso della Provinciale), via Cannelle e via Col Vendrame (dove i cittadini protestano perché è minacciata la strada che conduce alle loro abitazioni). E ancora, sta cedendo Costa Bavera, all’altezza di una strada secondaria dove però anche il sentiero pedonale è minacciato da una frana di grandi dimensioni.

«E poi ci sono i massi franati nel Lierza un anno fa in via Molinetto», ricorda Collodel, «per i quali mi auguro che il Genio civile, responsabile della pulizia del letto del fiume, prenda quanto prima provvedimenti». Per ora le risorse del Comune sono concentrate su via Vernaz. Per le altre frane non esistono ancora prospetti di spesa né progetti, ma l’amministrazione promette che, una alla volta, saranno affrontate tutte: «Alcune situazioni di pericolo risalgono ancora a diversi anni fa, quando invece la cura del territorio dev’essere costante. I residenti ci dicono di avere già segnalato alcune frane in passato, ma non è stato fatto nulla, e ora non possiamo più aspettare. Da quando siamo stati eletti, nella primavera scorsa, siamo in emergenza continua».

Andrea De Polo

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