Francesco Gori è il nuovo presidente di Benetton Group Srl

PONZANO. Francesco Gori è il nuovo presidente di Benetton Group Srl. Fiorentino, 64 anni tra pochi giorni, per una vita in Pirelli (dal 1978 al 2012) fino a ricoprire la cariche di direttore generale e poi amministratore delegato, Gori succede a Gianni Mion che lascia dopo due anni. Sarà presidente non esecutivo, come il suo predecessore: una figura “istituzionale” che lascerà le cariche operative a Marco Airoldi, amministratore delegato e direttore generale della società degli United Colors. A decidere il passaggio di consegne è stata l’assemblea dei soci che si è tenuta ieri a Milano. Un rinnovo nel segno della continuità, dicono a Ponzano. L’uscita di Mion era prevista e programmata da tempo.
La scelta di Gori nasce dalla fiducia e dalla lunga frequentazione tra la famiglia Benetton e il manager ex Pirelli (Edizione era azionista della società di Marco Tronchetti Provera). Anche il profilo internazionale del curriculum di Gori ha pesato nella scelta: Benetton, dopo questo periodo di riassetto - con la tripartizione nei rami commerciale, produttivo e immobiliare - e di focalizzazione sui due marchi Benetton e Sisley, nei prossimi anni è chiamata a cercare di crescere soprattutto sui mercati oltreconfine, magari tramite l’ingresso di nuovi soci esteri. Dallo scorso anno Gori è amministratore non esecutivo del board di Apollo Tyres, società leader in India nel business degli pneumatici. Uomo-ponte per cercare soci indiani? Chissà. Lì Benetton è già molto forte (l’India rappresenta il secondo mercato dopo quello italiano), così come in Spagna, Russia, India, Messico, Corea. Le direttrici di crescita potrebbero puntare più verso Cina e Stati Uniti, ma questo è il passo successivo. Ora lo sforzo si concentrerà ancora sul rilancio e sul ritorno all’utile, dopo il forte lavoro fatto negli ultimi mesi sulla rete di vendita.
I primi risultati si iniziano a vedere: il canale di vendita diretto ha ottime performance, l’ebitda consolidato cresce del 34,5% (da 40 a 54 milioni) e il risultato operativo della gestione corrente è pari a due milioni di euro (rispetto la perdita di 17 milioni del 2014). Negativi, invece, i ricavi consolidati (scesi dell’1,2% a 1.529 milioni) e il dato finale della perdita netta 2015 del gruppo pari a 46 milioni di euro, sulla quale hanno influito -specifica Benetton Group in una nota - oneri non ricorrenti per 21 milioni di euro e imposte per 18 milioni. Gori ha abbandonato nel 2012 la carica di direttore generale e amministratore delegato della Pirelli Tyre. Il congedo dall’azienda di Tronchetti Provera è passato per un’indennità di 5,9 milioni di euro. Il manager nel 2011 spiccava nella top-5 degli stipendi d’oro con guadagni per 10,5 milioni di euro. Dal 2013 al 2015 è stato industrial advisor di Malacalza Investimenti, secondo maggiore azionista di Pirelli fino al delisting della società dalla Borsa Italiana.
Dal 2014 Gori è industrial advisor del fondo CCR di Idea Capital Funds SGR (gruppo De Agostini) e dal 2015 è anche amministratore non e secutivo di Car Affinity Srl. Benetton, ora, è pronta per la fase-due del suo progetto di rilancio. Agli inizi del 2015, dopo una serie di scissioni, scorpori e fusioni che hanno di fatto cancellato la vecchia Benetton, sono nate tre società distinte: la capofila commerciale, Benetton Group Srl, il polo industriale sotto il marchio Olimpias e infine la newco immobiliare, Schematrentanove. Da lì la squadra di Airoldi ha potuto concentrarsi esclusivamente su brand, prodotto, e rete commerciale.
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