Frana, buco di quattro metri Puledra cade nella voragine

borso del grappa. Quattro metri di vuoto, una caverna nascosta da pochi centimetri di terra in superficie. Una voragine che si è aperta d’improvviso all’interno di un terreno di Borso del Grappa inghiottendo una puledra di pochi mesi.
È avvenuto tutto in una frazione di secondo. Quel sottile strato di erba, sassi e terra che celava il vuoto è precipitato sotto il peso degli zoccoli trascinando con sé il povero animale che nel vuoto crollato nel niente e ritrovatosi nel buio, con metà delle zampe nell’acqua di quello che sembrava un torrente sotterraneo. Sopra il suo muso oltre due metri impossibili da scalare. Ad accorgersi dell’accaduto i titolari dell’agriturismo proprietario del terreno e dell’animale, che stava brucando l’erba assieme ad altri cavalli. I nitriti e lo strano atteggiamento de gli altri animali hanno fatto scoprire la voragine e scattare l’allarme. Sul posto sono intervenute due squadre di pompieri che assieme ai titolari dell’azienda hanno lavorato ore per liberare l’animale. L’unica strada percorribile è stata quella di scavare un passaggio che arrivasse fino alla base della voragine e far così uscire la giovane cavalla, fortunatamente illesa nonostante la caduta. Il lavoro è stato lungo, profondo oltre tre metri lo scavo fatto con l’aiuto di un mezzo meccanico dell’azienda agricola. Tutto davanti agli occhi spaventati dell’animale e quello incuriosito degli altri cavalli rimati per tutto il tempo al fianco dei lavori di scavo, quasi stessero aspettando di veder riaprire la puledra, figlia di uno dei cavalli che è stato più a lungo vicino ai vigili del fuoco .
Alla fine, grazie allo sforzo di tutti, lo scavo è riuscito a raggiungere quasi il fondo della voragine permettendo alla cavalla di scavalcare da sola l’ultimo strato di rocce che si frapponeva tra lei e la “trincea” fatta per raggiungerla.
Adesso resta da capire come si possa essere aperta una simile voragine, e se ve ne possano essere altre celate all’interno della zona o dei terreni vicini. Si suppone che sia frutto dei movimenti dell’acqua sotterranea, che avrebbe scavato giorno dopo giorno il terreno nei sotterranei della collina di Borso creando una vera e propria stanza interna il cui soffitto sarebbe crollato d’improvviso sotto il peso dell’animale . —
F.D.W.
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