Fosso tombinato abusivamente Stop ampliamento del vigneto

MASER. Stop ai lavori e, appena concluso l’iter, dovrebbe scattare l’ordinanza di ripristino dei luoghi. Riguardano il tombinamento di un fossato e la posa di un filare di 150 metri di pali di ferro in aggiunta a un vigneto esistente, un nuovo filare da piantumare in pratica. Il tutto però senza alcuna autorizzazione, né del Comune di Maser né del consorzio di bonifica Piave per quanto riguarda il tombinamento del fosso. Così, dopo il sopralluogo effettuato dagli agenti di polizia locale e dai tecnici del Comune, l’amministrazione comunale ha emanato l’ordinanza di sospensione lavori.
l’azienda
Destinataria l’azienda agricola “La Tordera” , i cui titolari sono tre fratelli di Vidor, che hanno preso in affitto dei terreni a Coste di Maser dove c’era già un vigneto e dove sono stati effettuati questi lavori di tombinamento e di messa in opera di un filare con pali in ferro per una lunghezza di 150 metri per mettervi poi le viti, finiti sotto i fulmini del Comune. La zona è quella di via Tiepolo, classificata come zona extraurbana agricola a parziale vincolo paesaggistico.
allagamenti
«Quella è una zona dove si verificano allagamenti in caso di forti piogge e quindi non è accettabile che vengano tombinati dei fossi», spiega la sindaco di Maser, Claudia Benedos. «Il filare con i pali di ferro, poi, arriva fino a una distanza di 20 metri dalla casa più vicina mentre la variante al piano degli interventi che abbiamo adottato prescrive che la distanza minima di nuovi vigneti dalle abitazioni sia di 25 metri».
Quando gli agenti sono andati a fare il sopralluogo, oltre ai pali di ferro alti 2,20 metri, hanno riscontrato la presenza di una tubazione interrata in calcestruzzo di 50 centimetri di diametro lungo i margini del vigneto che sbocca sul canale di via Tiepolo e relativi pozzetti. Il tutto non era eseguibile senza autorizzazione paesaggistica della Sovrintendenza e parere favorevole del consorzio Piave e così è scattata l’ordinanza di sospensione dei lavori.
gli sviluppi
Probabilmente ora l’azienda agricola chiederà il nulla osta al consorzio Piave per il tombinamento del fossato. «Dubito però che lo possa ottenere perché le prescrizioni idrauliche che ci ha dato il consorzio Piave non consentono interventi di questo tipo», precisa la sindaco Claudia Benedos, «e in ogni caso noi ci opponiamo al mantenimento di quell’opera e, un volta che sarà concluso l’iter, procederemo con l’ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi». Erano stati i residenti della zona a segnalare al Comune l’esecuzione di tali lavori, preoccupati che potessero provocare allagamenti nella zona in concomitanza con forti piogge perché lì arrivano le acque che scendono dalle colline. «Quella è zona soggetta ad allagamenti», conferma infatti la sindaco. –
Enzo Favero
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