Forza Nuova apre una sede “segreta” a Treviso: petizione per bloccarla

TREVISO. Forza Nuova riapre una sede in città. Lo fa tra le polemiche, tanto che c’è già un’istanza al prefetto per bloccare tale possibilità. Sabato la sezione trevigiana della formazione di estrema destra, coordinata a Treviso da Nicholas Fedato, classe 1995, meccanico, inaugurerà i locali che ospiteranno i sostenitori (una ventina tra iscritti e simpatizzanti ufficiali). «Aspettiamo però a dire dove apriremo», spiega Fedato, «non vorremmo che la festa venisse rovinata: fino a quando non la inaugureremo non daremo l’indirizzo».
Il tutto a pochi giorni dall’affissione dei manifesti contro il professor Calò di fronte al liceo Canova di Treviso; i cartelloni ritraevano il docente (insignito del titolo di cittadino europeo per il suo impegno nell’ambito dell’accoglienza), la moglie e i sette giovani migranti ospitati in casa, adombrando l’ipotesi del business. Contro Fn, il sindaco Mario Conte ha annunciato l’applicazione di una multa. «Prendo le distanze da quell’azione», ha detto il primo cittadino in consiglio comunale, «rappresenta una politica in cui non mi riconosco. Sono dispiaciuto per la famiglia Calò e per questo attacco personale». Poi ha annunciato che è stato avviato l’iter per la sanzione prevista per l’affissione di manifesti abusivi. «Per noi le offese sono sempre offese, indipendentemente da chi le riceve» ha detto Conte in consiglio rivolgendosi alle opposizioni, «È per questo che anche la sinistra trevigiana, in certe occasioni, dovrebbe prendere le distanze da certe mobilitazioni, ad esempio quelle di Django contro il ministro Salvini».
Sui manifesti Fedato rincara però la dose. «Treviso si sta impestando di immigrati e di cose negative. Portare l’immigrazione come punto di forza, come fa Calò, per noi non è un esempio positivo, specialmente per i più giovani» sostiene il coordinatore di Fn, «Le nostre priorità? Chiederemo al Comune i permessi per fare dei gazebo, vogliamo maggiore sicurezza e controlli contro spaccio e degrado. Allo stesso tempo ci impegneremo per delle raccolte di generi alimentari per i cittadini italiani».
Ieri, intanto, proprio a seguito della pubblicizzazione – tramite social – dell’apertura della nuova sede di Fn in città, Luigi Calesso di Coalizione Civica ha lanciato una petizione online per chiedere al Prefetto di Treviso di impedirne l’apertura perché il partito, contro la Costituzione, si richiama al partito fascista. In poche ore ha superato quota 300 firme.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso