Fondò la Sanremo di Caerano: addio a Sergio Comunello

CAERANO. É morto Sergio Comunello, l’ultimo dei fondatori della Sanremo. Aveva compiuto lo scorso marzo 99 anni. La Sanremo per Caerano era praticamente una piccola grande Fiat: azienda sartoriale di grande qualità, il suo marchio conquistò i mercati e arrivò ad occupare fino a quasi semila dipendenti.
Fondata dai fratelli Renzo, Brino, Sergio, Eleonora e Camilla come Società Industria Comunello nel 1950, la società si trasformò nel 1960 nella Confezioni Sanremo. I fratelli Comunello, che avevano iniziato la loro attività come venditori ambulanti di berretti e cappelli, diventarono più tardi tra i più importanti industriali italiani. Sergio ne era l’anima produttiva e commerciale. Aveva imparato il mestiere dal fratello maggiore Brino. Lavorare alla Sanremo fu, per intere generazioni, una conquista sociale e uno status. Mitiche erano le corriere di colore marrone che, da diverse località, prelevavano gli operai per portarli in fabbrica. Negli Anni Sessanta la grande crescita, con l’ingresso anche di figure manageriali esterne.
«Sergio aveva seguito le orme del padre che faceva il sarto» racconta il nipote Paolo, «una volta finita la seconda guerra mondiale assieme ai fratelli avevano ingrandito l'azienda». Un'espansione che contribuì alla crescita demografica di Caerano, che nel decennio 1961-1971 aumentò la popolazione del 21%. Poi, la crisi e l’ingresso al 50% di un grande gruppo americano, infine il salvataggio con la Gepi, la finanziaria pubblica. I Comunello uscirono dalla proprietà, solo molto più tardi rilevata dal gruppo Inghirami.
Nel frattempo Comunello diversificò i propri investimenti. «Con il ricavato della vendita» continua il nipote, «si era dato da fare per aprire diverse aziende agricole, una ad Eraclea e altre aziende vitivinicole che ha poi venduto per ritirarsi a vita privata».
Nel 2007, l'imprenditore aveva espresso l'intenzione di fare qualcosa di importante per il suo paese e così aveva donato al Comune di Caerano un milione e mezzo di euro da investire nell'istruzione, somma che l'amministrazione comunale aveva poi destinato all'ampliamento delle scuole elementari. «È stato un pioniere dell'industria tessile italiana: nel dopoguerra aveva fondato con i fratelli la Sanremo, che divenne simbolo di un paese che da rurale diventava industriale» dichiara il sindaco, Chiara Mazzocato. «Una figura che è stata e che sarà di esempio per tutti i caeranesi, per la sua generosità, per l'impegno sempre rivolto alla comunità, per il legame con Caerano che ha voluto ribadire donando alle nuove generazioni l'ampliamento della scuola elementare». I funerali domani alle 11 nella chiesa di Caerano. A piangere la scomparsa del 99enne la figlia Esmeralda Imelda con i parenti e gli amici più cari.
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