Follina: raccontò la malattia su Fb, Gioacchino Michelutto stroncato dalla Sla

FOLLINA. Si è interrotto giovedì il difficoltoso ma intenso cammino terreno di Gioachino Michelutto, 70 anni di Valmareno, da qualche mese in degenza all'Hospice "Antica Fonte" di Vittorio Veneto a causa delle gravi complicazioni dovute alla Sla, la malattia degenerativa di cui era sofferente. Si è spento nell'abbraccio della sua amorevole famiglia e della moglie Loretta che lo ha sempre accompagnato e sorretto nel doloroso percorso che il destino ha riservato ad entrambi.
Il primo difficile ostacolo che ha segnato le vite della famiglia Michelutto è stata la drammatica perdita dell'amato figlio Stefano, colpito da un infarto mentre faceva jogging lungo via Fossa a Follina nel giugno del 2012. Il 38enne imprenditore di Valmareno non ebbe nemmeno il tempo di assaporare il ritorno alla vita dopo la malattia, un tumore al colon, che aveva combattuto con tenacia e sconfitto proprio in quel periodo. Per ricordare Stefano ogni anno si corre tra Cison, Follina e Valmareno la Run for Mike - Run for Children, i cui fondi vanno all'Associazione Sogni Onlus. È poi nel 2016 che un nuovo dramma colpisce la famiglia Michelutto. «Da poco mi hanno diagnosticato la Sla. Ho creato questa pagina perché sento la necessità di condividere esperienze, suggerimenti, notizie con chi, come me, deve affrontare questa terribile esperienza».
Così posta Gioachino il 30 luglio 2016 sulla sua pagina Facebook e, quel giorno, spinto dalla volontà di condividere, apre una nuova pagina intitolandola "Slalomisti" pubblicando soprattutto l'avvicendarsi della malattia e gli stati d'animo che alternavano i momenti di speranza al buio della malattia. Ad unirsi al dolore della moglie Lorella e del figlio Cristiano, anche tutta la società calcistica A.S.D. Follinese di cui Gioachino Michelutto fu storico Presidente per 18 anni. Un impegno per il gruppo sportivo il suo, che aveva trasmesso anche ai due figli, entrambi nella Follinese con ruoli diversi. Era inoltre attivista di Aido e Pro Loco. Fu anche fautore del gemellaggio tra il comune di Follina e il paese tedesco Wipfeld.
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