Folla e garofani rossi per l’addio a Marchetti

Il ricordo dei nipoti: orgogliosi di avere uno zio così. La commemorazione dell’amico: grande politico
DeMarchi Castelfranco funerale di Bruno Marchetti
DeMarchi Castelfranco funerale di Bruno Marchetti

CASTELFRANCO. Duomo pieno e garofani rossi ieri mattina per l'addio all'avvocato Bruno Marchetti, ex sindaco di Castelfranco.

Centinaia di persone hanno partecipato alle esequie celebrate da don Dionisio Salvadori e da don Lino Cusinato. «Sei stato per noi un amico e un consigliere prezioso», lo ha ricordato il nipote Alberto Marchetti, «quanti ricordi di serate trascorse con te. Hai saputo indirizzarci su una via giusta e ci ha sempre reso orgogliosi il fatto di essere tuoi nipoti».

Tra le lacrime la nipotina Giulia Maria Marchetti lo ha voluto ricordare con parole d'affetto. «Ciao zio, ci manchi tantissimo. Tra poco sarà Natale e come ogni anno stavamo già aspettando che tu ci invitassi a fare l'albero e il presepe. La vigilia senza di te non sarà più la stessa. L'altro giorno ho visto i balconi aperti di casa tua ho suonato il campanello, sperando che tu mi rispondessi come facevi sempre...Invece solo il silenzio. Ricordo i tanti giri con la tua macchina rossa... Il nostro viaggio assieme, a scoprire la Scozia e a visitare tutti i suoi castelli. Le serate a casa tua a vedere i film, ad ascoltare i racconti di quando eri giovani, dei tuoi viaggi e delle tue avventure. Ti lascio così per il tuo ultimo viaggio nell'unico posto che ti mancava di vedere, il paradiso».

Un breve ricordo del suo impegno politico ed istituzionale lo ha tracciato Gaetano Naglieri, amico di lunga data e compagno politico nel Partito socialista.«Siamo entrambi cresciuti con gli insegnamenti di Pacifico Guidolin», ha ricordato Naglieri, «un tempo a Castelfranco c'erano solo due luoghi di aggregazione: il patronato e casa Marchetti. Ci si trovava a casa tua a parlare di politica, ad ascoltare il jazz o la musica classica, a sentire la radio o guardare la tv. A seguire i grandi fatti che hanno segnato gli anni 60 e 70. Nel 1975 la tua elezione a soli 34 anni a presidente del consiglio regionale. Scherzando venivi definito “un animale politico che si nutre di ordini del giorno...”. A bordo della tua Citroen rossa credo tu abbia fatto centinaia di migliaia di chilometri in tutto il mondo. Avevi un gradissimo fiuto nel capire i mutamenti in corso nella società».

Bruno Marchetti, nato il 17 giugno 1941, è morto all’alba di mercoledì. È stato uno storico esponente del Psi italiano nella cosiddetta sinistra lombardiana. Presidente del consiglio regionale del Veneto tra il 1975 e il 1985, ha fatto il sindaco di Castelfranco tra il 1996 e il 1999 con l'Ulivo. Negli ultimi anni era entrato in Sinistra, Ecologia e Libertà. E' stato sepolto nel cimitero cittadino, nella tomba di famiglia. (d.q.)

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