Focolaio di Farra, virus entrato in 18 classi. Sanzioni in vista per le famiglie della festa

TREVISO. Tre gradi scolastici: primaria, medie, secondo ciclo. Cinque plessi: le elementari di Soligo e Col San Martino, le media Zanella di Col San Martino, due superiori fra Pieve di Soligo (Casagrande) e Conegliano. Il maxi-focolaio della primaria Ancillotto di Soligo, complice la presenza di congiunti dei bambini positivi, ha determinato monitoraggi o quarantene per 18 classi distribuite in quattro località: due frazioni di Farra, i Comuni di Pieve e Conegliano.
Dodici le classi già collocate in quarantena, sei quelle oggetto di indagine preventiva. Un puzzle che dà l’idea dello sconquasso originato da una sconsiderata festa di Carnevale in tempi di Covid: il sindaco di Farra, Mattia Perencin, ha annunciato sanzioni per le famiglie che hanno organizzato la festa. E intanto sono 78 le classi in cui il virus ha fatto breccia in provincia di Treviso, collegate o meno al focolaio di Farra.
Aumentano le positività
Un terremoto che ha il suo epicentro nelle 26 positività, due bambini in più rispetto a giovedì, rilevate alla primaria Ancillotto di Soligo: 22 riferite ad alunni e quattro a insegnanti. Nel plesso di via dei Colli, sono state controllate con il tampone 228 persone: 198 scolari e 30 elementi del personale scolastico, fra docenti, Ata, l’autista del pulmino.
E, dal completamento dell’analisi dei test, gli scolari contagiati sono saliti da 20 a 22. Rispetto al bollettino Ulss 2 di giovedì, si è aggiunto il monitoraggio preventivo di una terza classe alla primaria di Col San Martino. Indagine epidemiologica dettata dal fatto che una maestra della primaria Ancillotto risultata positiva insegna pure nell’altra scuola elementare tirata dentro suo malgrado nella vicenda.
Riassumendo, la sola primaria di Soligo, costretta alla chiusura per Covid, include 10 classi in quarantena. Restando allo stesso grado scolastico, la scuola elementare di Col San Martino vede tre classi in monitoraggio. Le medie Zanella ne contano un paio in quarantena e una in monitoraggio. Spostandoci alle superiori, una classe è in monitoraggio al Casagrande di Pieve e un’altra è sottoposta ad analogo provvedimento in un istituto superiore di Conegliano.
Famiglie “no test”
Il maxi-focolaio di Soligo ha destato scalpore per plurime ragioni: perché è il cluster più importante evidenziato nella Marca in ambito scolastico, perché il suo innesco coincide con una festa di Carnevale. E, aspetto altrettanto rilevante, la narrazione del maxi-focolaio dell’Ancillotto s’è accompagnata all’incredibile notizia dei numerosi bambini - una quindicina - che non hanno potuto sottoporsi a tampone per il rifiuto dei genitori.
Con il risultato che le famiglie “no test” sono state collocate in quarantena con i figli. Il sindaco Mattia Perencin e la preside Salvatrice Faraci avevano indirizzato una lettera alle famiglie per sensibilizzare i genitori. Durissime erano state le parole del manager Ulss 2, Francesco Benazzi, in merito all’innesco del contagio. E Perencin ieri ha aggiunto: «È un momento difficile per tutti, per i bambini e per i genitori, e che dura da troppo tempo. Ma, se non saremo tutti più responsabili, non ne verremo mai fuori». —
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