Focolaio di coronavirus nella caserma dei migranti a Treviso, parla il titolare della coop: "Siamo ostaggio di dieci facinorosi"

TREVISO. Il gestore della caserma Serena, di Dosson, dopo due settimane di silenzio oggi si espone e replica puntualmente alle obiezioni e alle critiche mosse alla società. A parlare è Gian Lorenzo Marinese, presidente della Nova Facility: “Le mie non sono repliche alla politica - dice il presidente della società che gestisce la caserma da cinque anni - la realtà dei fatti è che a giugno quando vi fu il primo contagio vennero tamponati tutti e non furono riscontrate positività. Dopo otto giorni dal tampone la caserma venne dichiarata dall’azienda sanitaria "Covid free" senza che venissero fatti esami di riscontro. Oggi ci sono oltre duecento contagi. Ciò vuol dire che il virus da lì non è mai uscito. A dimostrarlo - prosegue Marinese - il fatto che oggi fra i contagiati vi sia anche un operatore che era in caserma al tempo del primo contagio ma poi è stato in ferie tre settimane“.

Marinese replica anche sull’accusa di mancato distanziamento durante la quarantena tra gli ospiti: “La caserma è ostaggio di 10 facinorosi che impediscono il distanziamento. La situazione è stata quotidianamente segnalata alla prefettura e forze dell’ordine“.
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