Firmata la cassa per il mobilificio
MANSUE. Firmata martedì mattina la cassa straordinaria per un anno per cessata attività in favore dei lavoratori del mobilificio Serenissima spa, storica azienda affacciata sull’Opitergina che chiuderà entro fine anno. «Si tratta di una sorta di messa in liquidazione -spiega il sindacalista della Filca Cisl Roberto Martini che ha seguito da vicino l’evolversi della vicenda- nel senso che noi oggi abbiamo firmato la cassa per cessata attività della durata di un anno. I 36 lavoratori saranno collocati in cigs non tutti insieme ma un po’ alla volta, in base alle scadenze delle ultime commesse. Le difficoltà sul mercato russo sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso e la proprietà nelle ultime settimane ha deciso la chiusura programmata dell’azienda. A meno quindi di miracoli dell’ultimo minuto, la Serenissima chiuderà entro l’anno». La decisione dei vertici aziendali risale a poche settimane fa. «Si tratta di una scelta improvvisa per i lavoratori» conferma Martini «tanto più che l’azienda non aveva finora fatto molto ricorso agli ammortizzatori sociali, quindi nessuno si aspettava una chiusura. L’azienda si è presa l’impegno di avviare dei piani formativi per aiutare i lavoratori a trovare un’altra occupazione». Chiude così un pezzo di storia di Mansuè: l’azienda Serenissima è stata infatti il primo mobilificio insediatosi nel territorio comunale. Originariamente era stato fondato a Portobuffolè nel 1960, ma in breve tempo era poi stato trasferito nella sede attuale. Nel 1994, l’azienda era entrata a far parte del gruppo Atma e nel 2000, in occasione del suo 40esimo anno di fondazione, Serenissima era stata insignita del diploma d'onore e del Mercurio d'oro dalla Regione Veneto. Ora l’epilogo: nei prossimi mesi l’azienda si avvierà a chiudere definitivamente l’attività. (c.st.)
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