Finto cavalierato a don Bruno Il parroco: «È bravo lo stesso»

BREDA DI PIAVE. «Commendatore decaduto? Penso che tutti abbiamo appreso in questi giorni la notizia che l'Ordine cavalleresco di Santa Maria di Betlemme, che ha conferito il titolo di commendatore e...

BREDA DI PIAVE. «Commendatore decaduto? Penso che tutti abbiamo appreso in questi giorni la notizia che l'Ordine cavalleresco di Santa Maria di Betlemme, che ha conferito il titolo di commendatore e cavaliere al nostro don Bruno, non è riconosciuto né dalla Chiesa né dallo Stato Italiano e pertanto non ha nessun diritto nel conferire tali onorificenze. Ma questo che cosa "toglie" a don Bruno? Niente. Per noi che abbiamo sperimentato in questi anni la sua presenza e la sua dedizione è e rimane il nostro grande don Bruno». Così recita una nota del parroco di Breda don Stefano Vidotto, in merito all'investitura a cavaliere dell'Ordine di Santa Maria di Betlemme di don Bruno Torresan, avvenuta nel mese di gennaio 2011 nella chiesa di Breda. Un raggiro nel quale l'anziano parroco è rimasto deluso e amareggiato. Don Bruno, 87 anni, è stato prima cappellano e poi parroco di Breda per 50 anni. «Proprio l'affetto per lui», continua la nota «ha mosso il comitato promotore dell'onorificenza, che nulla poteva sapere del raggiro. Mi permetto di esprimere vivo rammarico per vicende così tristi e offensive» conclude don Stefano Vidotto, «che rischiano di ledere il buon nome delle persone. Chi ha sbagliato deve rendere conto allo Stato».(ga.p.)

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