Finanza, il colonnello De Maio lascia il comando

Ritorna a Roma dopo quasi 4 anni alla guida delle Fiamme Gialle della Marca Il cambio era previsto a maggio: «Ho chiesto di anticipare per ragioni personali»
Di Marco Filippi
Passerini Conferenza stampa guardi finanza
Passerini Conferenza stampa guardi finanza

Inattesa come un fulmine a ciel sereno. La notizia dell’improvvisa partenza del comandante della Guardia di Finanza, il colonnello Giuseppe De Maio, circolava da qualche giorno ma soltanto ieri è stata confermata dal diretto interessato. Dopo quasi quattro anni al timone della Fiamme Gialle della Marca, De Maio si trasferisce a Roma per assumere un nuovo incarico all’interno della Guardia di Finanza. Per il colonnello De Maio si tratta di un ritorno nella capitale, dopo la lunga parentesi lavorativa nella Marca.

La scadenza naturale del suo comando era prevista tra due mesi. «Ragioni urgenti e strettamente personali - ha precisato il comandante provinciale delle Fiamme Gialle - mi hanno costretto a chiedere in anticipo l’avvicendamento programmato per il prossimo maggio anticipando il termine naturale della mia esperienza lavorativa nella Marca».

Non è ancora noto il nome del successore del colonnello De Maio che si metterà alla guida del comando provinciale della Guardia di Finanza. Si sa soltanto che a sostituire De Maio, nel breve interregno che trascorrerà fino all’arrivo del nuovo comandante, sarà il tenente colonnello Massimo Dell’Anna, comandante del reparto operativo e del nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle provinciali.

Quarantotto anni, il colonnello De Maio è arrivato alla guida del nucleo di polizia tributaria del comando provinciale il primo ottobre del 2009, dopo un’esperienza al Comando generale di Roma. In precedenza, dal 1992 al 1994, era stato comandante della tenenza di Conegliano. Dal 17 luglio 2011 De Maio è diventato comandante provinciale delle Fiamme Gialle, sostituendo alla guida l’uscente Claudio Pascucci.

Sotto il suo comando e con il coordinamento della procura della Repubblica di Treviso, le Fiamme Gialle hanno portato a termine numerose inchieste sul fronte della lotta all’evasione fiscale, delle bancarotte fraudolente e delle truffe nella pubblica amministrazione. Senza dubbio, l’operazione più clamorosa è quella legata al gruppo Compiano. Le indagini, partite dal buco nel caveau della North Est Services di Silea, hanno fatto emergere una gestione fraudolenta da parte dell'ex patron Luigi che, attraverso diverse "partite di giro" di enormi somme di denaro tra le varie società ha creato un enorme buco nero nei conti. Un buco milionario che ha portato i militari della Guardia di Finanza a porre sotto sequestro una parte dei beni di Compiano, tra i quali anche centinaia di veicoli, posteggiati in diversi capannoni sparsi nella Marca. Nel parco auto a disposizione di Luigi Compiano c’erano numerose macchine sportive o d’epoca, oltre ad imbarcazioni e biciclette.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso