Figli di dieci anni in campo I papà si pestano allo stadio

Zuffa tra genitori alla partita dei pulcini: il risultato non va già agli ospiti e volano i ceffoni. È accaduto allo stadio comunale di Mogliano due domeniche fa, al termine di una partita tra ragazzini di dieci anni. Sul campo contro i locali dell'Union Pro c'era la squadra trevigiana del comune di Breda di Piave. Ad accendere gli animi è stata in particolare la decisione dell'arbitro di concedere due minuti di recupero, oltre il tempo regolamentare, durante i quali la squadra moglianese è riuscita a pareggiare. Quei due minuti, decisi a seguito di un time-out, hanno permesso alla rappresentativa che giocava in casa di fare goal, ma hanno anche fatto imbufalire i papà della squadra avversaria. I supporters del Breda, un po' esagitati, hanno iniziato ad inveire contro l'arbitro, complice della mancata vittoria dei loro figlioletti. Anche i “tifosi” di casa avrebbero subito reagito e da questa polemica del dopo partita, che ci siamo abituati ad assistere nelle più grandi arene televisive che seguono la serie A, si è presto passati anche alle mani. Secondo quanto riportato oltre agli spintoni sarebbe volato anche qualche pugno in faccia e un papà che indossava gli occhiali si sarebbe lievemente ferito. Il direttore tecnico dell'Union Pro, Alessandro Lunian, minimizza e assicura che sarà fatto il possibile per allontanare in futuro questi facinorosi dagli incontri: «Si è svolto tutto in pochi minuti» spiega «e si è trattato sicuramente di un episodio spiacevole, perchè non è così che si da il buon esempio a questi ragazzini. La situazione si è messa a posto subito e il giorno dopo siamo stati contattati dai dirigenti del Breda per concordare misure severe. È stato deciso che quei genitori che si sono resi protagonisti di questa lite (che alla fine si sarebbero riappacificati dandosi la mano, ndr) non potranno più assistere alle partite del campionato». Il trattamento riservato a questi irascibili papà non è tanto diverso da quello previsto per i più violenti ultrà delle squadra più titolate. «È davvero assurdo» conclude Lunian «che questo avvenga sugli spalti di una partita tra ragazzi di 10 anni, per loro lo sport deve essere un luogo di apprendimento delle regole della vita civile, non della sopraffazione. In questo caso è stato dato davvero un brutto esempio». Stando a quanto riferito dal direttore dell'Union Pro, è molto probabile che anche l'arbitro non diriga più le partite delle due squadre.
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