Fiera degli osei e Sant’Augusta, boom ferragostano a Vittorio Veneto

VITTORIO VENETO. Almeno cinquemila appassionati alla plurisecolare ‘Fiera dei osei’ di Serravalle, che, svoltasi la mattina di ferragosto, ha introdotto le festività dell’Assunta a Ceneda e di Sant’Augusta a Serravalle. In paralisi, per alcune ore, le strade della città, tanto era il movimento. «E’ mancato il pienone degli amanti del bel canto dalle 6 alle 9 – riferisce Flavio Uliana, presidente della Pro Loco Vittorio Veneto -, ma è stato il boom agli appuntamenti successivi».
Il canto di merli, tordi, canarini, fringuelli non attira più come un tempo, quando a Serravalle si accorreva fin dall’alba da ogni parte del Veneto e del Friuli. «Il motivo è che è cambiata la cultura ornitologica – spiega Uliana -. E’ ormai difficile trovare chi in casa si tiene il canarino in gabbia e gli allevatori stanno diminuendo». Spazio, invece, alla mostra degli animali domestici e in particolare dei cani, compresi quelli di ricerca e salvataggio delle persone, come hanno testimoniato le numerose presenze lungo il Meschio. «Certo è che in questi giorni – conferma il personale dell’Ufficio Iat – abbiamo avuto ospiti in città numerosi cultori dell’ornitologia, come pure turisti da ogni parte d’Italia e dall’estero venuti a conoscere i luoghi della grande guerra o al rientro dai paesi dell’emigrazione».
A rivolgersi all’ufficio turistico ci sono anche cicloturisti, specie quelli che scendono lungo la Monaco-Venezia, ovviamente in bici. Ceneda, invece, all’Assunta ha ospitato il classico circuito di corridori, con l’aggiunta anche di una manifestazione di mountain bike. E da ieri sono scattati gli appuntamenti per la Sagra di Santa Augusta, a Serravalle, con la cena argentina in piazza. Quanto ai premiati della manifestazione ornitologica, questi sono Mariano Signor di Castelcucco, per i tordi, seguito da Stefano Signor sempre di Castelcucco. Per i merli un altro ‘classico’, Lino Simeoni di Montebelluna, seguito da Giuseppe Lucchetta di Pieve di Soligo. Una vecchia conoscenza è anche Cipriano Pagotto di Orsago per i sasselli, come lo è Alessandro Lavina di Godega per le allodole. Giandomenico Zambon di San Fiior ha vinto nella categoria dei Prispoloni, Pio Piazza di Galliera in quella delle quaglie, Danilo Modolo di San Fior per i fringuelli. Per trovare un vittoriese bisogna far visita ai cardellini, dove ha vinto Alessandro Vecchiato, mentre Danilo Modolo di San Fior ha tagliato il nastro per i lucherini. La peppola più incantevole è stata quella di Maurizio Frassetto di Istrana, mentre Samuele Martellozzo di Camposanpiero ha vinto con il canarino più canterino.
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