Feste d'estate, Signoressa fa il botto

TREVIGNANO. È l’appuntamento fisso della prima metà di agosto. Una manifestazione legata alla ricorrenza patronale di S. Osvaldo, ma con una dimensione ben superiore alle tradizionali sagre parrocchiali.
Ferrazza Signoressa anniversario Agost Bier Fest, alcuni volontari
Ferrazza Signoressa anniversario Agost Bier Fest, alcuni volontari

TREVIGNANO. È l’appuntamento fisso della prima metà di agosto. Una manifestazione legata alla ricorrenza patronale di S. Osvaldo, ma con una dimensione ben superiore alle tradizionali sagre parrocchiali. Due piste da ballo, con differenti tipi di musica, 2500 posti a sedere, un menù per soddisfare tutti i gusti, ettolitri di birra, e poi la magapesca di beneficenza, le giostre, i giochi e le migliaia di persone che ogni sera vi arrivano anche da fuori provincia. Bastano questi dati per dare il senso della dimensione (e del fatturato) della Festa della Birra di Signoressa, nome ufficiale Agost Bier Fest, arrivata alla trentaseiesima edizione.

La sua nascita risale, infatti, al 1980, voluta dal locale Gruppo Sportivo, in particolare dal presidente Ettore Gheller, lo stesso che nel 1985, da vicepresidente della Fulgor, inventò il torneo di calcio giovanile che la scorsa primavera ha festeggiato il trentesimo compleanno. Due intuizioni vincenti.

Il primo anno la manifestazione, che si svolgeva nel campo da calcio parrocchiale, si chiamava semplicemente “Festa d’Agosto” e aveva il tipico sapore della festa paesana, con tanto di sfida a braccio di ferro tra le rappresentative di diversi paesi. Lo scopo dell’iniziativa era di ridare vita alle sagre parrocchiali in quel momento in netto declino e nel contempo raccogliere fondi per sostenere la squadra di calcio amatori ed ampliare le strutture sportive della frazione, ossia, in realtà, della parrocchia. Così è stato: il nuovo centro ricreativo parrocchiale è stato finanziato in gran parte con i proventi della festa della birra.

Il successo della manifestazione è stato immediato, anzi tanto grande che, non essendo stati predisposti parcheggi adeguati, la strada da Signoressa a Falzé divenne quasi intransitabile a causa delle auto parcheggiate su entrambi i lati della via. Ciò che più colpì, però, fu la grande disponibilità dei molti volontari che accorsero per il lavoro di cucina, il servizio ai tavoli, la pulizia dei locali. Per anni molte persone hanno dedicato le loro ferie a questa manifestazione. E proprio sull’entusiasmo e sulla disponibilità dei volontari la festa si è retta sino ad oggi.

È cambiata la gestione, passata dal Gruppo Sportivo alla parrocchia, è cambiato il luogo, dal campo di calcio al nuovo centro ricreativo, il nome si è fatto tedesco, ma lo spirito è rimasto lo stesso. Quest’anno alla Festa lavorano circa 250 volontari: in cucina, alle bibite, ai servizi generali, alla pesca di beneficenza, più i ragazzi del Gruppone Missionario che regolano i parcheggi e provvedono alla pulizia dei tavoli.

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