Ferrovie, cantiere milionario ma i treni arrivano in ritardo

VITTORIO VENETO. Primo treno, dopo un mese di lavori, che hanno comportato 2,5 milioni d’investimento sulla linea da Vittorio Veneto a Calalzo, e primi disagi. Ieri mattina il convoglio delle 6.16 a Vittorio Veneto per Conegliano, proveniente da Belluno, è arrivato a destinazione con un quarto d’ora di ritardo, a causa della rottura di un passaggio a livello prima della località ai Gai, in Comune di San Vendemiano. Stesso disagio al ritorno, all’altezza di Colle Umberto, con un treno fatto procedere a vista. Le sbarre erano alzate ma il segnale che arrivava al treno era di stop. Infuriati a viaggiatori, per la maggior parte diretti a Venezia, per le coincidenze a Conegliano che saltavano una dopo l’altra. Analoghi problemi per quelli diretti a Pordenone, Udine e Trieste. Tanti più infuriati perché alle loro richieste di spiegazione, dal personale ferroviario si rispondeva: se perdete il prossimo treno, subito dopo ne avete un altro. Il comitato "Il Treno dei desideri" ha immediatamente ironizzato, rimpiangendo i giorni precedenti, quando il trasporto avveniva con autobus sostitutivi. La riapertura della linea, dopo importanti opere di messa in sicurezza, all’altezza delle gallerie di Vittorio Veneto e lungo i versanti della montagna, in Val Lapisina, è avvenuta ieri mattina.
«Il funzionamento di questa linea» sottolinea Diego Tozzo, l’anima dei pendolari del "Treno dei desideri " «non può prescindere dal miglioramento del sistema di passaggi a livello posti su questa tratta; come Comitato abbiamo più volte suggerito l’eliminazione almeno di quelli più problematici che sono oggetto, soprattutto quando fa troppo freddo o troppo caldo, di frequenti blocchi e malfunzionamenti così come segnalato già a inizio del 2015. Un’azione per la quale le amministrazioni locali che hanno competenza sulla linea hanno più volte promesso di voler fare la loro parte ma che, al di la degli annunci, non sembra avere ancora seguito. Il rischio, lunedì se ne è avuto la prova, è che qualsiasi investimento di mantenimento o potenziamento di questa tratta venga vanificato dal semplice malfunzionamento di un passaggio a livello che è posto in piena campagna».
È stato comunque raggiunto un accordo di massima fra Trenitalia e Comuni di Vittorio Veneto e Conegliano perché, a fronte dell’impegno dei Comuni di contribuire ad eliminare i passaggi a livello, da parte delle Ferrovie ci sia la disponibilità ad investire nell’elettrificazione della linea, da Vittorio Veneto a Conegliano, tenuto conto dei mille pendolari al giorno che vi si muovono.
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