Fedez e Negrita, l'ultima notte dell'Home

TREVISO. L'Home Festival sta vivendo la giornata conclusiva, dopo un sabato sera scoppiettante, che ha visto ben oltre 25 mila persone partecipare alla festa della musica nell'area di San Giuseppe. Un successo di pubblico importante, con il meteo che si è rivelato clemente (malgrado le premesse della giornata). E a colorare la serata ci ha pensato lo Splash Party, secchiate di colore (atossico e anallergico) sul palco per le migliaia di giovani in festa. E il caldo sole settembrino ha inondato la domenica dell'area Dogana: prima sono esplose sul pubblico le polveri magiche dell'Holi Party che hanno colorato il pomeriggio poi animato dai podisti della Moonrun Rainbow, gara di running organizzata dal gruppo "La Butto in Vacca". Maglie macchiate di colore per i runner che hanno percorso un anello di 8 km attorno all'area della ex Dogana di viale Serenissima.

Sul palco principale l'ultima notte in musica è aperta dal “pop-hoolista” Fedez. L’Home Festival non si fa mancare nemmeno i giochi di parole: la star italiana del pop-rap precede il "live" dei Negrita, ultimi mattatori rock della quattro giorni in Dogana, si chiude stasera questa edizione del più grande evento musicale trevigiano.
Federico Leonardo Lucia, ovvero Fedez: star totale dell’entertaining italiano, capace di passare con disinvoltura dal rap dei suoi dischi (“Il mio primo disco da venduto”, “Sig. Brainwash”, “Pop-hoolista”) alle comparsate televisive (giudice nell’ottava edizione di X-Factor), Fedez è anche il fresco direttore creativo di una linea di abbigliamento casual, sviluppata in sinergia con il marchio trevigiano Sisley. Il progetto di Fedez per Sisley diventa così un vero e proprio brand, NoGodz, sviluppato dai designer di Sisley sulla base della spinta creativa del cantante. Sotto il palco Rizla sono attesi migliaia di teenager (soprattutto ragazze) che verranno a tributare la propria adorazione per uno dei fenomeni musicali del momento: da “Magnifico” a “L’amore eternit” e “Sirene”, hit dell’ultimo album, ai primi vagiti di “Penisola che non c’è”, sarà un vero trionfo del pop mischiato al rap più commerciale.

Di tutt’altro genere il concerto di chiusura: i Negrita di Pau, Drigo e Mac, dopo aver svoltato l’importante traguardo dei vent’anni di carriera, ripercorreranno n percorso sonoro che ha fatto del viaggio la ragion d’essere della propria crescita. Pubblicato a marzo l’ultimo “9”, composto da 13 brani registrati in Irlanda del Nord e che hanno già fruttato tre singoli di successo come “Il gioco”, “Poser” e “Se sei l’amore”, i Negrita snoccioleranno le tante hit di un repertorio vastissimo. Impossibile dimenticare il fulminante esordio di “Cambio” (1994) e le importanti presenze nelle colonne sonore di “Tre uomini e una gamba” e “Così è la vita” di Aldo, Giovanni e Giacomo.
Sugli altri palchi: Modena City Ramblers, Ruggero dei Timidi, Slim Jim Phantom, Slick Steve and the Gangsters, Wardogs, Punkreas, The Sade, Ackeejuice Rockers, Le Cattive Abitudini e dj set a cura di Bim Bum Balaton.
Nella sezione “House of Arts” Pierpaolo Capovilla omaggia Pasolini con il reading “La religione del mio tempo” (dalle 20) e chiuderà il tutto il sarcasmo della striscia quotidiana di “Lercio”.
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