Favero rientra all’Università

ODERZO. Da domani potrà far rientro in Clinica odontoiatrica, ma solo per insegnare. Gian Antonio Favero, a sorpresa, ha ritirato le carte con cui aveva chiesto il collocamento anticipato a riposo. Una mossa che, vista la scadenza della sua sospensione dall’attività svolta all’Università, gli permetterà di tornare a insegnare alla Scuola medica. Porte sbarrate invece in azienda ospedaliera: l’ex dg Adriano Cestrone, poco più di un anno fa, aveva allontanato in via definitiva l’odontoiatra dall’attività assistenziale a seguito dello scoppio del “caso Favero”. Il medico è accusato di aver dirottato i pazienti della Clinica odontoiatrica pubblica di Padova nei suoi centri privati sparsi per mezzo Veneto, in particolare nelle province di Treviso e Padova. A puntare il dito contro Gian Antonio Favero era stato un servizio del tg satirico “Striscia la notizia”. Di lì a pochi giorni era scattata la denuncia in Procura, cui hanno fatto seguito una serie di provvedimenti adottati dall’azienda ospedaliera e dall’Università. La prima ha allontanato in via definitiva il dentista dall’attività assistenziale, la seconda invece si è limitata a una sospensione cautelativa di un anno. I 365 giorni ai box ormai sono terminati e ora Favero potrà tornare a insegnare. Ad aprile si aprirà il processo a suo carico: è stato rinviato a giudizio e dovrà rispondere di accuse pesanti. La Procura ha ipotizzato l’esistenza di un “sistema Favero” volto a sottrarre pazienti al sistema sanitario. Ma Favero ha aperto un altro fronte: l’Ordine dei medici di Treviso ha avviato un procedimento disciplinare a suo carico, volto a valutare (ed eventualmente sanzionare) il comportamento del dentista dal punto di vista deontologico.
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