Favero Healt Projects, Zaia e Vardanega inaugurano la nuova sede

L'azienda specializzata in attrezzature ospedaliere non decentra. Il governatore: «Scelta condivisibile»
Alessandro Vardanega
Alessandro Vardanega
 
MONTEBELLUNA.
«Questa azienda è una punta di eccellenza che va di pari passo con l'eccellenza della sanità veneta»: parole di Luca Zaia, il governatore del Veneto, intervenuto ieri mattina alla inaugurazione della nuova sede della Favero Healt Projects, una realtà con 160 dipendenti escluso l'indotto, nessuna ora di cassa integrazione, 37 milioni di euro di giro d'affari, sedi anche a Bologna e a Rovigo, specializzata in attrezzature e arredo nel settore sanitario, una scelta chiave: quella di rimanere radicata nel proprio territorio e non seguire la strada del decentramento all'estero. Luca Zaia ha fatto un rapido esame della situazione occupazionale rilevando come siano aumentati nel Veneto i disoccupati, come ci siano in Veneto 50mila giovani che hanno deciso di non studiare e sono disoccupati e quindi per una inversione sul tema occupazionale la strada scelta dall'azienda di Giordano Favero per il Governatore è da seguire. Sul tema è intervenuto anche il ilsindaco di Montebelluna, Marzio Favero, facendo notare come in queste due settimane abbia incontrato soprattutto gente che chiedeva un lavoro perché era rimasta senza. Intervenuto anche il presidente di Unindustria Treviso, Alessandro Vardanega, che dopo aver tratteggiato il panorama economico ha indicato nella collaborazione, nell'innovazione, nella dimensione dell'impresa, nel rilancio dei consumi interni gli elementi che possono far ripartire la macchina produttiva. Giordano Favero, presentando l'opera, ha parlato di «investimento significativo e di sfida alla crisi». La ristrutturazione degli uffici, delle fabbriche e del showroom ha comportato un investimento superiore ai 6 milioni intervenendo nella sede storica dell'azienda fondata 57 anni fa da Angelo Giovanni Favero, il papà di Giordano, con i fratelli. (e.f.)

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