Fatturato in calo per la cantina sociale Vittorio-Conegliano
VITTORIO VENETO
In calo la produzione della Cantina di Vittorio Veneto e Conegliano. Quasi 85 milioni di fatturato l’anno scorso, poco più di 91 nel 2016. Ma nessun segnale di crisi. Il presidente Stefano Zanette, infatti, non drammatizza.
«La vendemmia 2017 è stata di eccellente qualità, ma si è caratterizzata per una produzione complessiva inferiore a quella dell’anno precedente a causa delle avverse condizioni climatiche, che colpirono alcuni territori del nostro ambito di operatività», ricorda Zanette. «Si pensi alle eccezionali gelate primaverili e alle grandinate. Tuttavia chi è riuscito a conferire uve ha avuto grandi soddisfazioni sia sul piano della qualità che della quantità».
E chi non ha avuto soddisfazioni di questo genere, è stato compensato, come si sa, con la vendemmia dei mesi scorsi.
Il bilancio della cantina verrà compiutamente illustrato nell’assemblea dei soci che si terrà domani alle 9.30 nella palestra del collegio San Giuseppe, a Vittorio Veneto.
La cantina è una delle più vaste realtà cooperative del settore nel contesto nordestino. Più di 30 le persone, fra dirigenti, tecnici e operai, che la gestiscono. Vanno aggiunti circa 40 lavoratori stagionali. Il 2018 è destinato a chiudersi con il raggiungimento di quota 15 milioni di bottiglie. Dopo l’incorporazione della Cantina Sacile Fontanafredda, i soci sono 1.404.
«Quest’anno i conferimenti hanno raggiunto quota 530 mila quintali circa, in forte aumento rispetto a quella del 2017 pari a 335 mila quintali. Sono state conferite uve di grande qualità; le uve glera atte a Prosecco hanno raggiunto importanti indici di parte zuccherina, di profumi e di acidità. Ci sono dunque tutte le condizioni», conclude Zanette, «perché si possa sin d’ora poter prospettare una positiva remunerazione anche delle uve 2018. Il mercato del Prosecco continua a crescere e si sta dimostrando più che in grado di assorbire senza importanti oscillazioni di prezzo la produzione 2018». Zanette, dunque, allontana ogni possibile malumore sull'esito della recente raccolta e in assemblea spiegherà anche come i produttori di Prosecco intendono tutelarsi dagli abusi, grazie pure al Consorzio di cui lui è presidente. —
F.D.M.
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