Sbranato un cagnolino, allarme lupi a Farra di Soligo
L’assalto nella notte, spaventata una famiglia. Il sindaco Perencin invita alla prudenza: «C’è apprensione anche a passeggiare in centro»

I lupi fin sulla porta di casa, Senz’altro uno, ma forse anche di più. Ed ecco che ieri, mercoledì 13 agosto, pomeriggio, dopo il sopralluogo sul luogo dello sbranamento di un cagnolino di compagnia, il sindaco di Farra di Soligo, Mattia Perencin, si è visto costretto a pubblicare un severo avviso pubblico.
Cosa è successo
«Nella notte fra il 12 ed il 13 agosto è stata segnalata la presenza di uno o più lupi nella zona di Col San Martino. Per questo invito i cittadini a non lasciare liberi i propri animali di affezione o di tenerli al guinzaglio; non inseguire il lupo qualora venisse visto; non abbandonare rifiuti organici ed evitare di lasciarli nei giardini delle abitazioni; non far uscire di notte gli animali da allevamento e da cortile. Stiamo monitorando la situazione, vi invito a prestare la massima attenzione». Dunque, l’altra notte, verso le 3, una famiglia si è svegliata perché il cagnolino di compagnia (da 10 anni) faceva capire di dover fare i propri bisogni. L’animale è stato portato all’esterno. Dopo pochi istanti, i proprietari hanno sentito un trambusto, sono accorsi fuori, ma non hanno visto il cane. L’hanno atteso all’interno, ma non vedendolo rientrare, hanno cominciato a cercarlo. Dopo più di due ore, all’alba, sono purtroppo impattati nei poveri resti del loro animale. E, in lontananza, è stato visto un lupo; c’è chi asserisce, però, che i carnivori fossero più d’uno. Il sindaco, una volta contattato, è stato sul posto, ha constatato quanto avvenuto ed ha chiesto un sopralluogo alla Forestale.
I lupi in paese
«Sappiamo che i lupi frequentano anche le nostre colline, mai però – afferma Perencin – si erano spinti così vicino alle abitazioni. E mai avevano fatto una razzia con modalità del genere». Ci si trova, dunque, in presenza di un lupo confidente, una di quelle figure di carnivori di cui sarà possibile richiedere la rimozione con le nuove misure che il Governo italiano assumerà a seguito della declassificazione europea.
«In paese c’è effettiva preoccupazione. Già da tempo a camminare in collina, ai margini del bosco. Ma adesso – afferma Perencin – anche in paese». Paese, quello di Col San Martino, che il lupo, qualora fosse giunto dall’area collinare o pedemontana, ha attraversato per raggiungere la casa che si trova nella parte bassa dell’agglomerato abitato, vicino all’incrocio dei confini tra Sernaglia, Moriago e Vidor.
E a questo punto c’è chi non esclude che l’animale possa essere risalito anche dal Piave. Avvistamenti di lupi nel Quartier del Piave e nel Vittoriese non sono infrequenti. Più raro però che i predatori si spingano vicino alle abitazioni, o addirittura sulle strade in centro, com’era accaduto nel maggio del 2022 con un lupo fotografato e anche filmato a Cappella Maggiore. —
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