Faram, sessanta lavoratori pronti a ripartire a luglio

La finanziaria milanese Aliante formalizza la sua proposta per l’asta Sindacati dal curatore fallimentare per chiedere la cassa integrazione
Di Serena Gasparoni
Prandi Giavera del montello sciopero operai Faram
Prandi Giavera del montello sciopero operai Faram

GIAVERA. Si tratta di una corsa contro il tempo, ma già da luglio l'ex Faram potrebbe riprendere l'attività sotto la nuova gestione coinvolgendo fin da subito una sessantina di lavoratori. La partita rimane complessa, ma si intravvede più di qualche spiraglio. Dopo una trattativa durata circa quattro ore con Aliante, la finanziaria milanese, i sindacati hanno ottenuto dai referenti della società il documento sottoscritto nel quale dichiarano il proprio interessamento all'acquisizione dell'azienda e la propria volontà a partecipare all'asta pubblica che verrà indetta nelle prossime settimane dal curatore. Un foglio di carta che cambia radicalmente la condizione dei 180 lavoratori, un tempo in forze tra gli stabilimenti di Giavera e Spresiano, senza stipendio oramai da quattro mesi. Con quel foglio in mano i sindacati incontreranno nei prossimi giorni il curatore, incaricato del procedimento, per depositare la richiesta di cassa integrazione straordinaria per 12 mesi. Perché ora c'è il presupposto centrale per richiedere l'ammortizzatore: la possibilità di continuità aziendale in mani milanesi. In assenza di intoppi infatti potrebbe essere già fissata per metà luglio l'asta per l'assegnazione della Faram. Oramai in corsa rimane praticamente solo Aliante, che così come i lavoratori ha l'esigenza che l'attività riprenda quanto prima per allontanare il pericolo di un’ulteriore perdita di valore e portare al completamento alcune commesse ancora in essere. L'accordo potrebbe prevedere l'immediato riassorbimento di circa 60 lavoratori su 180, con inteso che nel caso in cui l'attività riprenderà quota si attingerà nel numeroso bacino dei cassaintegrati dell'azienda un tempo leader del mobile. «Siamo soddisfatti di aver portato a casa questo impegno che dà un po' di ossigeno a questi lavoratori senza stipendio», dice Giacomo Bernardi, Filca Cisl. Dopo il fallimento di Faram e Faram Technology (il braccio aziendale dedicato ai mobili da ufficio in alluminio) i 18 lavoratori si trovavano in mobilità. Il fallimento dell’azienda risale allo scorso 12 maggio: emblema aziendale di Giavera leader nel comparto dei mobili per ufficio, Faram era stata fondata da Uberto Bacilieri e poi passata dal fondo Alcedo al gruppo Mio Dino di Portogruaro. Ma forse ora non tutto è perduto: i lavoratori si riuniranno questa mattina nella palestra di Giavera per un'assemblea straordinaria in cui verranno messi a conoscenza degli ultimi sviluppi e verranno concertate le prossime mosse.

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