Fanzolo, i rubinetti buttano acqua marrone L’Arpav: è inquinata

D. N.

VEDELAGO

Allarme a Fanzolo per l’inquinamento delle condotte dell’acqua potabile che raggiungono un centinaio di famiglie: l’improvviso sgorgare di acqua color marrone ha fatto scattare le analisi da parte dell’Arpav che hanno rilevato il superamento dei limiti di legge circa i batteri coliformi e la Escherichia Coli che possono determinare malessere e forte dissenteria. Il colore sgradevole dell’acqua ha fatto sì che nessuno la utilizzasse per bere e quindi non risultano casi di intossicazione.

Immediatamente ieri il Comune di Vedelago ha emanato una ordinanza che vieta l’uso dell’acqua a scopo alimentare potabile se non previa bollitura nelle seguenti aree a nord di Fanzolo: in via Ca’ del Monte, via Monte Bianco e via Artesini (ai civici indicati nell’ordinanza). Il divieto sarà valido sino ad un nuovo ordine in attesa di adeguati interventi per la risoluzione del problema.

In campo anche Alto Trevigiano Servizi che ha subito operato per capire l’origine di questo inquinamento, assolutamente non imputabile alla sua gestione dell’acqua potabile. La causa più probabile pare essere una commistione tra le condutture dell’acqua potabile e quella che viene utilizzata per l’irrigazione dei campi e l’innaffiamento dei prati, fenomeno che era già accaduto in passato in altre zone della Castellana. Probabilmente si tratta di un allacciamento privato, presumibilmente abusivo, che a causa delle persistenti piogge dei giorni scorsi ha fatto cedere la valvola che dovrebbe tenere separate le due tipologie di acqua, causando il riversamento dell’acqua contaminata che si è mescolata a quella sana.

«Se così fosse - dice l’ad di Ats Pierpaolo Florian - siamo anche noi parte lesa e agiremo di conseguenza. Il nostro compito è fornire acqua sicura, per questo investiamo moltissimo e non possiamo accettare comportamenti che mettano a rischio la salute».

Nell’immediatezza la Protezione civile di Vedelago ha provveduto a sistemi alternativi di fornitura di acqua potabile nella zona interessata dal problema. Le condutture saranno sottoposte ora ad una procedura di sanificazione e agli utenti verrà chiesto dagli operatori di Ats di lasciare scorrere l’acqua, il cui consumo però non sarà fatto pagare in bolletta. —



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