Fantic Motor a fuoco: danni per un milione

Un corto circuito causa il rogo alla fabbrica di moto da enduro e bici elettriche. Stop alla produzione: «Ma ora ripartiremo»
Di Marco Filippi
Filippi agenzia foto film dosson incendio ditta fantic motor via al bigonzo
Filippi agenzia foto film dosson incendio ditta fantic motor via al bigonzo

CASIER. Incendio nella notte di ieri in una porzione della fabbrica della “Fantic Motor” a Dosson di Casier. Il rogo è partito dal reparto “Esperienze” dove si montano i prototipi di motociclette e bici elettriche. L’origine delle fiamme, secondo le prime indagini dei vigili del fuoco, è accidentale. “Motivi elettrici”, spiegano i pompieri. Il danno, tra attrezzature e merce pronta per la consegna, ammonta ad un milione di euro.

L’allarme nella notte. È stata una pattuglia di vigilanti, in servizio notturno, ad allertare i vigili del fuoco, poco dopo l’una di ieri notte. I rangers hanno, infatti, visto alzarsi fumo le fiamme dal retro della sede della Fantic Motor di via Al Bigonzo, nella zona industriale sud a Dosson di Casier. Dal comando dei vigili del fuoco sono partite quattro squadre, con dieci pompieri, che in pochi minuti hanno raggiunto la zona industriale Al Bigonzo ed hanno iniziato a gettare acqua sulla parte nord del capannone che ospita la sede della Fantic Motor. Il lavoro dei vigili del fuoco è stato piuttosto laborioso e difficoltoso e si è concluso soltanto alle 5.30, dopo poco più di quattro ore, quando, oltre al definitivo spegnimento delle fiamme, è stata messa in sicurezza l’area dello stabile da dove è partito il fuoco.

Cause elettriche. I vigili del fuoco, come del resto anche i vertici dell’azienda di Dosson, escludono l’origine dolosa delle fiamme. L’amministratore delegato Mariano Roman parla di “un probabile corto circuito” mentre i vigili del fuoco dicono più genericamente “cause elettriche”. Cosa significa? Che il rogo potrebbero aver avuto origine da un sovraccarico di energia oppure da un problema elettrico di un macchinario sotto tensione. In ogni caso i vigili del fuoco hanno effettuato nella giornata ulteriori sopralluoghi a caccia del punto dove è partito l’incendio.

Un milione di euro di danni. Sono ingentissimi i danni che, ora, la Fantic Motor, dovrà cercare di farsi risarcire dalle assicurazioni. Il fuoco, nelle quattro ore in cui ha avuto modo di bruciare, oltre a distruggere motociclette e bici pronte per essere consegnate, ha soprattutto cancellato il reparto “Esperienze” dove si montano i prototipi. Secondo una prima stima da parte dell’azienda, i danni ammonterebbero ad una cifra che supera il milione di euro. Fermo restando il fatto che soltanto nei prossimi giorni i vertici dell’azienda riusciranno ad avere un quadro più completo della situazione.

Produzione bloccata. Nel frattempo, il rogo scoppiato ieri notte ha praticamente bloccato la produzione in un periodo delicato in quando l’azienda si stava trasferendo in un altra sede. Ieri mattina i dipendenti sono rientrati regolarmente al lavoro ed hanno contribuito a smassare il materiale bruciato mentre le motociclette e le bici elettriche che sono state salvate dalle fiamme sono state semplicemente trasportate nella nuova sede.

«Ripartiamo più forti di prima». Amarezza è la parola che più ricorre tra dipendenti e vertici della Fantic Motor. «Ma ripartiremo più forti di prima», dice Mariano Roman, socio e amministratore delegato della Fantic Motor. «Voglio ringraziare i vigili del fuoco che sono intervenuti velocemente e con il loro lavoro hanno permesso di circoscrivere l’incendio ed evitare che le fiamme si propagassero a tutto lo stabilimento, altrimenti avremmo parlato di un disastro. La nostra è un’azienda con 25 dipendenti che stava trasferendo la sua sede. Fortunatamente molto materiale, già pronto per la consegna, era stato trasferito nella nuova sede. L’attività rimarrà ferma per qualche giorno».

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