Famiglia sequestrata in casa dai banditi

Altra violenta rapina nella villa di un ex manager della Maronese. Il figlio colpito e ricoverato. Il precedente di settembre

GAIARINE. Minacciati, legati e imbavagliati. Sono stati aggrediti all'alba nella loro villetta.

Giuseppe Verardo, 76 anni ex manager della Maronese, azienda del mobile che fa parte del Gruppo Atma, che unisce mobilifici nel distretto del mobile tra Veneto e Friuli, è rimasto vittima di una rapina in casa, a Tamai di Brugnera, a pochi passi dal confine con Francenigo. Il figlio Massimo, colpito alla testa, è stato portato al pronto soccorso.

C'è forte preoccupazione tra gli imprenditori di Gaiarine, centro nel distretto del mobile. A settembre una rapina simile si era verificata nella villa a Sacile di Giovanni Polesello, titolare della Maronese e presidente del gruppo Atma, di cui fanno parte anche mobilifici trevigiani. Verso le 6.30 di ieri un commando formato da quattro banditi, pistole in pugno e travisati con maschere di carnevale, hanno fatto irruzione nella villa di via Julia a Tamai. All'interno c'erano Giuseppe Verardo, con la moglie Mariangela Pivetta, 73 anni, e il figlio Massimo 49 anni. Si erano appena alzati per fare colazione, ma il gas non usciva. Uno stratagemma utilizzato dai delinquenti per creare un diversivo. Sembra abbiano chiuso il rubinetto esterno. Il figlio è uscito per capire cosa non funzionava, quando è stato accerchiato. Ha tentato una reazione, ma così stato malmenato alla testa con il calcio di una pistola. «Diteci dove ci sono i gioielli e i soldi», hanno intimato i banditi, minacciando figlio e genitori con le armi. I banditi hanno rinchiuso i tre in una camera, legandoli mani e piedi e imbavagliandoli con degli stracci.

«Due avevano le pistole in mano», racconta l'ex manager, «gli altri le avevano sotto le giacche». I rapinatori hanno preso i cellulari perchè non potessero chiamare aiuto e hanno trovato una piccola cassaforte, in cui erano contenuti preziosi e denaro per 2 mila euro, oltre ad una pistola Beretta. Quindi sono scappati su una Peugeot 207, che era in garage. Nella loro fuga a folle velocità sono usciti di strada poco distante, all'altezza dello svincolo dell'autostrada A28. Hanno così fermato un automobilista di passaggio, puntandogli la pistola e facendolo scendere dalla sua Fiat Multipla. Massimo Verardo è dovuto ricorrere alle cure dei medici per il colpo ricevuto in testa. Sull'episodio indagano i carabinieri di Sacile. Allertate anche le forze di polizia nel Trevigiano, dove non è escluso possa essersi rifugiato il commando. La violenta rapina ha suscitato allarme soprattutto nel gaiarinese. Fino a pochi anni fa facevano parte del consorzio Atma anche i mobilifici Mida 2 e Mobiltrevi di Albina di Gaiarine. Nel gruppo, formato da dodice aziende, continuano ad essere associate l'Arrex 1 e la Serenissima, che hanno sede a Mansuè. Il 14 settembre le corso di una rapina in casa era stato aggredito Giovanni Polesello, 74 anni, patron del mobilificio Maronese e presidente del gruppo Atma. Anche in quel caso i banditi avevano fatto irruzione all’alba, legando lui ed i suoi familiari e scappando sul suo Audi Q7.

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