Falso ispettore dell’Antifrode svuota i conti

Si presenta al telefono come ispettore della sezione “Antifrode” della sede centrale di Roma delle Poste Italiane e spiega al correntista che qualcuno ha violato l’account d’accesso al suo conto corrente. Occorre, dunque, agire subito e spostare i soldi in un altro conto corrente per salvarli. In realtà si tratta di un truffatore che gioca sulla paura del correntista di perdere i suoi risparmi e sulla sua fretta di dare le password di accesso per “mettere al sicuro” i soldi. È l’ultima frontiera della truffa on-line: spacciarsi per telefono, con un numero che inizia per 06, prefisso di Roma, come una sorta di addetto alla sicurezza dei correntisti per poi svuotarne i conti. È successo nei giorni scorsi. Sono già un paio i casi segnalati in provincia e la prudenza non è mai troppa.

C’è anche la testimonianza di una 27enne trevigiana, “salvata” dal fidanzato che l’ha consigliata di non cedere alle pressioni “psicologiche” del falso ispettore del servizio Antifrode delle Poste e rivolgersi ad un “call center” del colosso delle telecomunicazioni.

«È successo qualche giorno fa - racconta il fidanzato della correntista delle Poste. - Questo personaggio l’ha chiamata con un numero di prefisso 06 presentandosi come ispettore della sezione Antifrode. Come avesse avuto il suo numero non lo so. So soltanto che quel truffatore, dicendo che era stato forzato l’accesso all’account del suo conto, ha giocato con lo stato emotivo della sua “vittima” ed ha cercato di metterle fretta nel dare i suoi dati e spostare così i soldi in un conto più “sicuro”. Fortunatamente io le ero accanto e l’ho consigliata di non farlo. Le ho detto di chiamare un “call center” delle Poste. Così è stato. Il risultato è stato quello di cambiare carte di credito e sistemi di sicurezza del suo conto corrente, salvando così i suoi risparmi».

Il consiglio degli esperti è quello di stare sempre molto attenti e rivolgersi alle forze dell’ordine o ai numeri dei call center a disposizione dei clienti prima di combinare l’irreparabile.