Falsi messi comunali per entrare nelle case Segnalati cinque casi

MEDUNA

Sono tre i casi su cui stanno indagando la Polizia locale di Meduna e i carabinieri di Motta, avvertiti direttamente dal sindaco. Finti messi comunali si sono recati a casa delle persone, bussando alla porta con la scusa di consegnare il nuovo certificato elettorale, con il chiaro obiettivo di delinquere.

È accaduto in questi giorni, in tre episodi diversi e a operare sono state tre persone diverse. In un caso un truffatore è sgommato con l’auto rischiando di travolgere il figlio di una potenziale vittima che, come le altre due, non ha abboccato. «Hanno trovato un ottimo escamotage per accedere nelle abitazioni – ha spiegato Arnaldo Pitton, sindaco di Meduna di Livenza – ricordo a tutti che c’è una sola persona che nel nostro comune può consegnare le tessere elettorali indispensabili per il voto, ed è la nostra agente di polizia locale, che copre anche le veci di messo comunale».

Ad agire potrebbe essere stata una banda “specializzata” nelle intrusioni casalinghe. «Hanno adoperato una scusa plausibile, poiché siamo nei giorni dedicati alle elezioni. Tuttavia la pronta reazione delle potenziali vittime ha costretto i banditi a dileguarsi». Questi tentativi di intrusione, stavolta con la scusa della campagna elettorale, seguono a Meduna un periodo caratterizzato da cinque tentativi di furto, avvenuti a cavallo tra agosto e settembre. Sempre in quel periodo risale anche il furto con destrezza subito da un 70enne del posto con la tecnica dell’abbraccio. —



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