Fallita la storica N.Citton Salvi solo 40 dipendenti

BORSO DEL GRAPPA. Un’altra storica azienda vittima della crisi. Dopo 50 anni chiude i battenti per sempre la N.Citton, ditta specializzata nello stampaggio di materiale plastiche. Dei 130 dipendenti salvi solo 40.
Non è stato raggiunto alcun accordo con i creditori per evitare il fallimento. E così i cancelli dell’azienda di via Molinetto dal 12 giugno scorso sono stati chiusi definitivamente. Solo una parte dell’attività è stata data in affitto d’azienda impiegando una quarantina di ex dipendenti.
Si è arreso invece il titolare Napoleone Citton che a denti stretti e fino all’ultimo ha tentato di salvare la storica ditta e i suoi lavoratori.
«Da sempre la Citton è stata un pilastro per l’economia del nostro paese», dichiara il sindaco Ivano Zordan, «Con questo fallimento è stata scritta una pagina triste per la nostra storia».
È nel 2008 che l’azienda ha iniziato ad accusare i primi colpi della crisi, perdendo così di anno in anno ricavi, produzione e, purtroppo, anche dipendenti.
«Il nostro titolare», riferisce un ex dipendente, «ha provato di tutto per risollevare i fatturati tanto che oltre allo stampaggio di materie plastiche aveva iniziato a produrre e a vendere vasi ed accessori in plastica per serre e floricoltori. La ditta, da sempre a conduzione familiare, è nata nei primi anni sessanta. Si occupava inizialmente dello stampaggio di selle per biciclette. La produzione con il passare degli anni si è sviluppata tanto da riuscire a conquistare anche importanti piazze del mercato estero. Dalla Grecia, alla Romania, al Messico, alla Colombia, i prodotti della “N.Citton” fino a pochi mesi fa facevano il giro del mondo. E la notizia del fallimento, ventilata nei mesi scorsi, è diventa ufficiale e definitiva una settimana fa. Per gli ex dipendenti c’erano state la mobilità e la cassaintegrazione fino ad arrivare al licenziamento. «Si chiude una pagina importante dell’economia del nostro paese», sottolinea Zordan, «Ero a conoscenza che l’azienda stava attraversando un periodo di difficoltà, ma ho sempre sperato che potesse trovare un qualche spiraglio di salvezza». Quella salvezza che purtroppo non è mai arrivata, neppure con il concordato con i creditori andato letteralmente in fumo.
Così da ieri mattina, mentre qualche ex dipendente riordinava gli uffici, sull’azienda di via Molinetto si sono spenti per sempre i riflettori.
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