Fallimento concessionaria Trevisauto: a Treviso tutti in coda per le auto in offerta

TREVISO. Semplici privati a caccia dell’occasione giusta, commercianti di auto intenzionati ad ampliare il parco macchine; non sono mancate le offerte ieri all’asta del fallimento Trevisauto. Una cinquantina i presenti che si sono confrontati con i rialzi sui 22 autoveicoli a disposizione, dopo il crac dello storico concessionario di viale Felissent a Villorba, con sedi – in passato a anche a Quinto, Oderzo e Silea.
Si tratta delle auto rimaste in concessionaria al momento del fallimento, decretato nel 2018: veicoli commerciali e usati rimasti invenduti che l’Istituto Vendite Giudiziarie di Treviso ha messo all’asta ieri mattina nella vecchia sede del concessionario. Nonostante basi di partenza decisamente basse – anche a 800 euro – alcune vetture sono rimaste ancora invendute. Ma quelle con meno chilometraggio e in condizioni migliori hanno trovato un acquirente. Trevisauto aveva risentito pesantemente delle difficoltà della General Motors che ha sciolto la divisione europea, liquidato i marchi Opel e Saab e rivoluzionato le modalità di importazione della Chevrolet, marchi di cui il concessionario di Villorba era rivenditore ufficiale. La sentenza del tribunale di Treviso che ne ha decretato il fallimento è dello scorso 31 ottobre.
L’azienda aveva presentato richiesta di concordato preventivo in continuità a maggio, ma il tribunale si è espresso diversamente, ritenendo che non ci fossero i presupposti per la continuità aziendale. Trevisauto era un marchio attivo da oltre quarant’anni nel settore. A maggio l’azienda si era detta fiduciosa di poter trovare un piano per la soddisfazione dei creditori. Nonostante lo “scossone” relativo ai marchi Opel, Saab e Chevrolet, l’attività era continuata normalmente e i dipendenti (poche unità rimaste a Villorba) erano stati pagati regolarmente, mentre non sono andate a buon fine, le ricerche di un eventuale partner commerciale o finanziario.
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