Fallimenti e sequestri, scatta la maxi asta

Sono aumentati i fallimenti, e con essi i sequestri giudiziari. Un aumento esponenziale nel corso degli ultimi anni che, di contro, alimenta anche un incredibile mercato parallelo gestito dall’istituto per le vendite giudiziarie della provincia di Treviso, in collegamento diretto con il tribunale.
Mensilmente, l’istituto mette all’asta alcuni oggetti, molto spesso si tratta di auto e moto sequestrate e messe all’asta per questioni relative ad alcool e delinquenza, più che fallimenti, ma sempre più spesso pubblica gli avvisi per interi lotti di mobili e strumenti di lavoro derivanti da fallimenti o altri procedimenti giudiziari. Domani sarà il giorno clou. L’istituto ha infatti pubblicato una delle più lunghe liste di oggetti che si siano mai viste. Sono decine e decine, centinaia, appartengono a una quarantina di lotti diversi e verranno messi all’asta al miglior offerente da domani mattina e per tutto il giorno pèrima in varie sedi da Carbonera e Treviso, Paese, Mogliano, poi nel grande padiglione dell’istituto, a Silea (dalle 16). Per chi avanza crediti, è l’occasione per sperare di rientrare dei soldi mancanti, per tuttti gli altri è l’occasione per fare affari a prezzi potenzialmente bassissimi. Certo bisogna avere occhio, ma ce n’è per tutti i gusti.
Qualche esempio? Vale la pena farlo. C’è un letto abbronzante con impianto hi-fi e tutti i confort e le tecnologie del caso a 8mila euro; un intero bancone da bar (8 metri) a 1.800 euro; 68 caschi da moto a 20.000 euro ; uno scooter Benetti da 700 euro; una vasca da bagno Boffi da 10mila euro; un trita rifiuti da 30 euro. E poi attrezzi di vario tipo, misura, utilità: dalla rivettatrice alla morsa, dalla sega a nastro per metalli alla cesoia, dagli immancabili torni alla macchina piallatrice. Interessa la cucina? Ce n’è a pacchi. Si va dalle cucine intere al semplice scolapiatti, dalla teiera d’argento alla zuccheriera. Servono accessori per il salloto? Anche qui c’è l’imbarazzo della scelta: si va dal salotto intero, ai divani di varie forme e modelli, dal «trono antico in legno» (600 euro), ai candelabri, alla madia antica in legno massello (1500 euro). Certo, c’è da spulciare, ma per chi ha tempo e voglia di sfidare la pazienza degli ufficiali giudiziari domani si aprirà un vero e proprio mondo fatto di usato e nuovissimo. L’elenco di tutta la merce messa all’asta è stato pubblicato dallo stesso istituto nei giorni scorsi: 485.000 euro, circa, di materiale vario. Ma a questo tesoro vanno aggiunti gli altri lotti, quelli che verranno messi all’asta mercoledì.
Federico de Wolanski
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