Faccetta nera in piazza la banda si scusa «Nessuna apologia»

ASOLO. «Una stupida goliardata. Niente di più. Nessuna apologia di fascismo». Si è scusata così la banda parrocchiale di Maser per il gesto di alcuni suoi componenti che sabato pomeriggio in piazza ad Asolo hanno intonato “Faccetta nera” e “Giovinezza”. I due inni fascisti hanno fatto indignare i presenti alla manifestazione “Uno spritz di solidarietà”. Nel primo pomeriggio di ieri l’incontro tra quattro consiglieri del direttivo e Beatrice Bonsembiante, la referente asolana dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia, che aveva denunciato e condannato l’episodio. «È stato un dialogo tranquillo e sereno», riferisce Bonsembiante, «Il direttivo della banda si è scusato per l’azione di alcuni suoi componenti. Erano sinceramente dispiaciuti per quanto successo». Il gesto di pochi - cinque musicisti del gruppo bandistico di Maser con il cappello degli alpini in testa - ha rovinato il lavoro di tutti coloro- ed erano tanti- che hanno lavorato alla buona riuscita della manifestazione in piazza a favore delle popolazioni della Riviera del Brenta colpite dal tornado dello scorso 8 luglio. «Ho colto sincerità nelle loro scuse», continua Bonsembiante, «Sono persone per bene che si impegnano nel volontariato. Lo dimostra la loro presenza sabato in piazza ad Asolo. Con la loro musica hanno animato il pomeriggio coinvolgendo sposi e passanti. Purtroppo, però, quei due canti fascisti hanno rovinato la festa di tutti». Nei prossimi giorni seguirà una nota di scuse ufficiali da parte della banda che la referente asolana dell’Anpi farà avere a tutti i suoi associati e anche ai vertici provinciali. Ieri mattina ha ricevuto la telefonata del presidente trevigiano dell’Anpi Umberto Lorenzoni,solidale con la sua denuncia.
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