Fa razzìa di Tavor al Sert Quarantenne in manette

CASTELFRANCO. Pizzicato mentre rubava in ospedale confezioni di Tavor e altri medicinali a disposizione del Sert, probabilmente per rivenderli ai tossicodipendenti. Le manette sono scattate ai polsi di Marco Forasacco, 40 anni, residente ad Asolo, ma di fatto senza fissa dimora e nullafacente. Il quarantenne è entrato in azione martedi sera presso il padiglione K, dove ha sede il servizio ospedaliero per le dipendenze. Evidentemente già sapeva dove erano conservati i medicinali che vengono utilizzati anche per il trattamento delle dipendenze.
La struttura era chiusa a chiave ma questo non ha costituito un problema per il quarantenne che si è fatto strada ugualmente con un estintore. Con questo prima ha fracassato la porta d'entrata, quindi la vetrata che porta nel reparto e le porte degli armadietti che contengono i medicinali, anche questi ovviamente chiusi a chiave. Ma l'apertura forzata degli ingressi del reparto ha fatto scattare l'allarme collegato con il personale di vigilanza del nosocomio, che ha immediatamente avvisato i carabinieri che qualcosa di anomalo stava avvenendo presso il padiglione.
Sul posto è intervenuta una pattuglia del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Castelfranco che si trovava proprio all'interno dell'ospedale per i controlli di routine. I militari hanno visto il quarantenne scavalcare la finestra per darsi alla fuga e subito sono riusciti a bloccarlo.
Nel tentativo di darsela a gambe l'uomo, che aveva anche perso parte della refurtiva, era ostacolato dalle confezioni di medicinali che aveva nascosto in gran numero nelle tasche dei pantaloni e sotto alla maglietta.
In totale i medicinali sottratti in questo modo ammontano a venticinque confezioni di compresse di Tavor da 1 mg e una scatola da 2,5 mg, venti compresse di Lorazepan, una confezione di Vatran e un flacone di gocce di Ansiolin. Tutti medicinali del tipo ansiolitico: psicofarmaci utilizzati dietro ricetta medica anche come sonniferi. Ma che normalmente vengono utilizzati dal personale sanitario quando sopravvengono crisi di astinenza da consumo di stupefacenti. Non è escluso che l'uomo potesse farne uso personale, ma la grande quantità rubata, e soprattutto il fatto che non si sia presentato come un normale utente, fa ipotizzare che avrebbe potuto cedere a terzi i medicinali. L'uomo è stato arrestato per furto aggravato e attualmente è sottoposto all'obbligo di firma in attesa del processo.
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