Ex Gil a Treviso, ecco la stangata. I cantieri ripartono ma costano 566 mila euro in più
Prima variante al cantiere per la biblioteca in Città Giardino, necessari consolidamenti non previsti dal progetto iniziale. I lavori erano fermi da agosto 2024

Come è stato per il cantiere delle Stefanini, così avviene per i lavori di riqualificazione dell’ala nord dell’ex Gil in città Giardino: i risparmi di gara che avevano permesso di ridurre i costi generali dell’intervento sono stati bruciati dalla prima variante, resasi necessaria per risolvere criticità non previste in prima battuta.
Per l’ex Gil, il cui cantiere era fermo da agosto, la revisione prezzi vale 566 mila euro.
Cosa è successo
I lavori sono stati inaugurati nel maggio scorso, dopo che gli operai della Eurocostruzioni erano già a lavoro da qualche settimana per le opere di pulizia generale. Un intervento importante quello presentato dal Comune, frutto di un finanziamento Pnrr da 6 milioni di euro circa e destinato ad allargare gli spazi della biblioteca comunale anche all’ala nord della vecchia palestra della “Gioventù del littorio” (di lì Gil), da decenni dismessa e usata come deposito.
Il progetto prevedeva la realizzazione di nuovi spazi e solai, suddividendo la grande navata dell’edificio in più piani e ambienti creando anche una sala conferenze.
A metà estate lo stop. Via gli operai, la gru, i mezzi. Si pensò a una sosta estiva ma invece c’erano da risolvere alcuni problemi emersi in corso d’opera. Il fermo si è protratto fino ai giorni scorsi, quindi cinque mesi. Tanti ne sono serviti al Comune ed ai tecnici per redigere e approvare la variante che ha rimesso in moto il cantiere.
Più peso del previsto
Il progetto di partenza pare non avesse tenuto adeguatamente in conto i pesi che sarebbero gravati sul nuovo edificio, costruito sfruttando e rafforzando l’involucro storico.
È stato necessario operare un consolidamento del terreno di fondazione visto che questo sarebbe diventato la base di appoggio della nuova struttura in acciaio e calcestruzzo contenente, tra l’altro, il deposito libri multipiano.
Proprio questa struttura ha triplicato le previsioni di carico fatte in sede di progetto (sulla base delle normative) costringendo a rivedere tutto.
Variando la portanza del terreno in una parte dell’edificio, i progettisti hanno dovuto potenziare anche quella nelle altre aree dello stabile, di qui ulteriori spese non previste, il cui conteggio potrebbe subire nuove modifiche a seguito di quelli che il Comune definisce «ulteriori approfondimenti». Ma intanto la prima variazione è fatta e porta con sé 566.598 euro.
Addio ribasso d’asta
Esattamente come avvenuto per le Stefanini, il rincaro è stato pagato con le economie di gara fatte nel 2023, prelevando dalle “somme a disposizione”, buona parte delle quali erano costituite dal ribasso offerto dalla ditta vincitrice. Il cantiere dell’ex Gil, messo in gara per 4,3 milioni di soli lavori e appaltato per poco più di 4 milioni, adesso costa 4,6 milioni.
Per fortuna del Comune, nonostante i rincari imprevisti, il budget generale delle somme a disposizione conta ancora 1,9 milioni (erano 2,5 prima di questa variante). Serve incrociare le dita, perché siamo appena all’inizio e la strada per creare la nuova e più ampia biblioteca pubblica delle città è ancora lunga.
Quel che non abbonda è invece il tempo, visto che l’intervento va chiuso, collaudato e rendicontato entro l’inizio estate del prossimo anno.
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