Ex cliente innamorato avvocatessa sotto scorta
L’avvocato Alessandra Nava, una delle maggiori penaliste, costretta a vivere «sotto scorta» perché perseguitata da un ex cliente innamoratosi di lei. L’incubo è iniziato la scorsa settimana quando l’uomo, che ha precedenti per violenza sessuale su una legale, molestie e rapina e che è stato dichiarato socialmente pericoloso da una perizia psichiatrica, è uscito di cella e ha tentato di fare irruzione nello studio.

20040816 ALESSANDRA NAVA (AFC/AFC )
Da allora Antonio Mei, 45 anni, residente in città, ha cominciato a presidiare lo studio della legale, a molestarla telefonicamente, a seguirla per strada. L’avvocato lo ha infine denunciato e ora la polizia presidia lo studio di via Luzzatti, per tenere lontano lo spasimante violento.
Antonio Mei è un nome noto alle cronache trevigiane: ha esordito con una rapina in banca «armato» di un cartone di Tavernello spacciato per una bomba; è stato poi condannato a 1 anno per violenza sessuale, per aver messo le mani sul seno a un’avvocatessa incrociata per strada; è finito in cella dopo una condanna a 5 mesi per aver molestato l’ex collega di lavoro della quale (anche in quel caso) diceva di essersi innamorato. In tutte le vicende è stato difeso dall’avvocato Alessandra Nava.
Uscito di cella lunedì scorso, è tornato in azione: prendendo di mira, appunto, il suo difensore. Mei si è detto innamorato di lei, dimostrandosi deciso a far valere le sue pretese amorose. Prima ha fatto irruzione nello studio legale e solo l’intervento di un collega della professionista ha scongiurato l’aggressione fisica, poi ha cominciato a presidiare lo studio, quindi è passato alle telefonate moleste, a tutte le ore del giorno e della notte.
Infine è passato alle minacce. L’avvocato Nava, dopo aver tentato di dissuaderlo e di allontanarlo, lo ha infine denunciato. Immediato l’intervento della polizia delle Volanti, con un controllo costante dello studio, allo scopo di tenere lontano il malintenzionato.
Mei è stato dichiarato socialmente pericoloso da una perizia psichiatrica che ha stabilito inoltre una ridotta capacità di intendere e di volere dello stesso: una situazione, questa, legata anche ai gravi problemi di alcolismo dell’uomo. Mei, insomma, è una persona dai comportamenti imprevedibili e violenti. Per questo è scattata la richiesta di misure restrittive, per evitare ulteriori aggressioni. Su questo deciderà ora la Procura.
L’uomo, proprio per le sue particolari condizioni, dovrebbe essere sottoposto a libertà vigilata: allo stato, però, tale misura non risulta ancora applicata. L’aggressione all’avvocato Nava si inserisce in un contesto già molto grave per le donne trevigiane: tre quelle aggredite negli ultimi dieci giorni in città e in almeno un caso si trattava di un agguato a sfondo sessuale (in via Monfenera, a pochi passi dallo studio Nava). Sui due casi sta indagando la polizia che ha già in mano un identikit.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso
Leggi anche
Video