Ex caserma Zanusso, i profughi rifiutano il tampone: quarantena preventiva per 170 ospiti

ODERZO. Tensione alla ex caserma Zanusso di Oderzo: i suoi 170 ospiti, profughi, ieri e oggi - venerdì e sabato - si sono rifiutati di sottoporsi ai tamponi per verificare la presenza di eventuali contagiati da Covid-19.
Il rifiuto è legato al timore di non poter più uscire della struttura. Resa vana ogni trattativa, pochi minuti prima delle 13 di sabato, fa le forze dell'ordine con le autorità preposte hanno deciso di far scattare la quarantena per l'intera caserma: nessuno profugo potrà uscire.
Intorno alla Zanusso la polizia è pronta a intervenire in caso di sommossa.
“Cinque ospiti sono risultati positivi al tampone e per questo si è deciso di mettere in quarantena l’intera struttura”, ha spiegato Gianlorenzo Marinese, presidente della società trevigiana Nova Facility che ha in gestione oltre all'ex caserma Serena di Casier anche l'ex caserma Zanusso di Oderzo. “Voglio però sottolineare” ha aggiunto, “che non abbiamo assistito a una replica di quanto avvenuto a Treviso. Qui i colloqui e le trattative con i profughi sono state molto più serene e hanno portato in breve tempo ad una soluzione”.
Anche l’Usl 2 spiega la situazione. “All’ex Caserma Zanusso di Oderzo, a seguito di cinque positività emerse nei giorni scorsi, il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 2, sentito anche il responsabile della struttura, si era attivato per l’esecuzione, venerdì 25, dei tamponi ai contatti".
"Poiché gli ospiti dell’ex Zanusso si sono rifiutati di eseguire i test, - continua la nota dell'Usl - non essendo stato possibile stabilire la presenza di eventuali altri positività negli ospiti, impegnati in attività lavorative sul territorio (quindi che presentavano rischio di contagio), per motivi di salute pubblica è stata disposta la quarantena per tutti gli attuali 175 ospiti della struttura. Dei cinque positivi uno è ricoverato all’ospedale di comunità di Vittorio Veneto, gli altri quattro, asintomatici, sono in isolamento all’interno della struttura. In settimana saranno testati gli operatori”.
Continua comunque la trattativa alla Zanusso: le forze dell'ordine sperano di convincere nelle prossime ore i profughi a farsi fare i tamponi proprio a fronte del fatto che tutti e 170 sono in quarantena preventiva.
Il richiamo va inevitabilmente al caso dell'ex Caserma Serena, dove il presidio delle forze dell'ordine è stato smobilitato a inizio settembre dopo settimane di vibranti proteste e di sommosse da parte dei profughi ospiti. Qui c'era un importato focolaio di Covid-19: i positivi erano arrivati a 257.
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