Evade dai domiciliari a Belluno, ruba una valigia e fugge dalla polizia: arrestato 35enne

L’uomo, pregiudicato, era agli arresti domiciliari a Belluno

L.r.
I controlli della polizia ferroviaria
I controlli della polizia ferroviaria

Inseguimento degno da film d’azione, fuori dalla stazione di Treviso: un trentacinquenne viene intercettato dalla polizia, dopo essere evaso dai domiciliari e aver rubato una valigia. L’uomo, sorpreso dalle forze dell’ordine, scappa lungo i binari, poi lungo l’argine del Sile, via Orleans e via Benzi. Il rocambolesco inseguimento termina quando la polizia lo raggiunge e lo riporta, in arresto, a Belluno.

La polizia di Stato, lo scorso 26 maggio, ha arrestato a Treviso un cittadino straniero classe ‘88 per evasione dagli arresti domiciliari, a cui era sottoposto nella provincia di Belluno.


Tutto nasce dalla segnalazione di un turista statunitense, che dopo aver subito il furto della valigia all’interno del treno proveniente da Belluno, con direzione Venezia, si è imbattuto – ancora a bordo treno – proprio nel trentacinquenne, con a seguito il bagaglio appena trafugato.


Immediato l’intervento dei poliziotti della sottosezione Polfer di Treviso che, una volta giunto il treno in stazione, hanno identificato l’autore del furto e lo hanno invitato a seguirli negli uffici di polizia ferroviaria.


A pochi metri dagli uffici, però, lo straniero ha cominciato a strattonare violentemente i poliziotti e si è dato alla fuga lungo i binari della linea ferroviaria Treviso/Montebelluna, inseguito dagli agenti della polizia ferroviaria e dalle volanti della polizia di Stato, giunte nel frattempo in ausilio.


È stato proprio un equipaggio delle volanti, dopo un concitato inseguimento, a intercettare e bloccare il fuggitivo lungo l’argine del fiume Sile, dopo che lo straniero aveva attraversato viale Orleans, via Benzi e scavalcato addirittura la recinzione del circolo sportivo Dopolavoro Ferroviario.


Una volta identificato, è emerso che il trentacinquenne, oltre ad annoverare numerosi precedenti di polizia, era sottoposto agli arresti domiciliari in provincia di Belluno, da dove era evaso nel corso della notte.


Viene pertanto arrestato e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, ricollocato inizialmente agli arresti domiciliari.
Lo scorso 29 maggio, sulla scorta della gravità dei fatti commessi la mattina del 26 maggio, l’autorità giudiziaria decideva di revocare la misura degli arresti domiciliari e di disporre la traduzione del trentacinquenne presso il carcere di Belluno.

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