Euroedile a Ponte Morandi per ricostruire il viadotto

L’azienda trevigiana partecipa ai lavori di messa in sicurezza degli svincoliDopo la tragedia di Genova quadruplicati i cantieri sui cavalcavia di tutta Italia



In due anni è più che quadruplicato il numero dei ponteggi realizzati dalla trevigiana Euroedile, azienda di Paese, su viadotti e strade del territorio nazionale per risanare le infrastrutture e garantire così la sicurezza. E ora l’azienda trevigiana sarà impegnata anche a Ponte Morandi, a Genova, per la ricostruzione del viadotto. Si occuperà, in particolare, dei ponteggi per la messa in sicurezza dei viadotti d’accesso al cavalcavia.

Complice, purtroppo, la tragedia di Genova, negli ultimi tempi sono lievitati i lavori di messa in sicurezza di infrastrutture simili. Nel 2017 i ponteggi installati su ponti da Euroedile, prevalentemente per operazioni di manutenzione superficiale del calcestruzzo, erano stati 15. L’anno dopo il numero è schizzato a 50 per salire a 65 nel 2019, con la differenza che molti degli allestimenti negli ultimi 15 mesi hanno avuto scopi ben più sostanziali di una manutenzione ordinaria: si tratta infatti dell’ “effetto ponte Morandi” che ha visto subissata di richieste Euroedile, società specializzata in ponteggi speciali, fondata 35 anni fa e guidata da Nereo Parisotto. Il fatturato lo scorso anno aveva segnato 8 milioni di euro ma ora si attende, per il 31 dicembre 2019, una crescita dei ricavi pari al 40 per cento.

L’attenzione dei gestori di infrastrutture viarie, dopo la tragedia di Genova del 14 agosto 2018, si è quindi sensibilmente acuita e la necessità di verificare le condizioni statiche, soprattutto dei viadotti, si è fatta urgente.

È principalmente per questo che a Euroedile, da oltre un anno, non vengono richiesti solo ponteggi per sopralluoghi e interventi di risanamento, ma anche la posa in opera di strutture di rinforzo in grado di sostenere l’opera viaria in attesa del restauro.

Attualmente Euroedile, grazie alle 35 squadre di operai e tecnici specializzati, ha oltre 250 cantieri aperti sul territorio nazionale ed europeo. Delle 65 richieste di intervento su viadotti e strade registrate nel 2019 ben 11 sono giunte dall’Abruzzo e altrettante dal Piemonte. Seguono la Liguria e l’Emilia Romagna, con 6 ciascuna, quindi Toscana e Campania, entrambe con 5 ordini (in Abruzzo, Piemonte e Toscana nel 2017 erano stati zero).

Uno sguardo alle istanze di sopralluogo pervenute agli uffici di Euroedile nei 12 mesi successivi all’agosto 2018, articolate per province, vede una prevalenza di richieste arrivate proprio da Genova (25) seguita da Chieti (16), quindi Firenze (15), Torino (12) e Avellino (11). L’aumento di richieste di “puntellazioni ad altissima portata”, segno dell’individuazione di criticità nella sicurezza dei viadotti non più rinviabili, ha portato l’azienda trevigiana ad assumere altri 30 addetti (così ora si sfiorano le 150 unità) ma anche a brevettare un’esclusiva guida in alluminio su ruote per l’allestimento rapido di ponteggi sospesi su strutture viarie ad alta quota.

Le opere di ponteggio di Euroedile vengono richieste per tutte le strutture più importanti del settore, come viadotti, chiese o ponti particolarmente complicati da restaurare come il ponte di San Michele a Paderno d’Adda, struttura in ferro candidata a diventare patrimonio Unesco per le sue caratteristiche strutturali che la rendono paragonabile alla Torre Eiffel.

«Negli anni ci siamo specializzati nell’operare su infrastrutture importanti, soprattutto viadotti ma anche chiese o strutture di emergenza come la passerella a Portofino, che nel giro di 48 ore è stata tolta dall’isolamento causato della frana della strada che la collegava a Santa Margherita Ligure», commenta Nereo Parisotto, amministratore unico e fondatore di Euroedile, «Se siamo diventati leader a livello europeo è grazie al nostro ufficio tecnico, diretto dall’ingegner Alessandro Zanatta, dove operano ingegneri in grado di progettare ponteggi in tempi rapidi e per ogni necessità, anche per le situazioni più complicate. Un’altra caratteristica è la capacità di operare in estrema sicurezza nonostante le difficoltà che si possono incontrare nel lavorare anche a 100 metri d’altezza». —



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