Etilometro sballato: ebbro chi annusa alcol

CASTELFRANCO. Basta annusare l’alcol per essere positivi all’alcoltest, al contrario dopo aver bevuto un bicchiere di vino si risulta “puliti” come un astemio: sono i “sorprendenti” risultati di uno...
CASTELFRANCO. Basta annusare l’alcol per essere positivi all’alcoltest, al contrario dopo aver bevuto un bicchiere di vino si risulta “puliti” come un astemio: sono i “sorprendenti” risultati di uno degli etilometri in uso alla polizia locale di Castelfranco, al momento l’unico disponibile, visto che gli altri due sono in revisione o fuori uso. La dimostrazione è avvenuta pubblicamente – e debitamente certificata da due agenti in divisa che nulla possono su quanto dice l’etilometro – nell’incontro sulla sicurezza stradale tenutosi giovedì a Salvatronda per iniziativa del M5S, davanti alla telecamera di Report. «È la prova provata che gli etilometri non funzionano», spiega il consulente tecnico-legale Giorgio Marcon che ne sostiene l’inattendibilità, «Eppure generano multe salate e sospensioni della patente. Proporrò il sequestro di quello usato». Il test ha coinvolto cinque volontari. Prima prova: annusare alcol e soffiare sull’etilometro. Risultato: tutti positivi come si fossero fatti un goccetto, uno ha rasentato la soglia di tollerabilità dello 0, 5 g/l. Se fosse stato neopatentato avrebbe passato i suoi guai, pur non avendo bevut. Seconda prova, un bicchiere di vino: nessuno supera la soglia limite, due risultano con valori uguali a zero. Insomma erano più “bevuti” annusando l’alcol che non traccannandolo. «È da anni che sostengo», continua Marcon, «che l’equivalenza alcol nel polmoni/alcol nel sangue e quindi rallentamento dei riflessi non funziona. All’estero lo sanno, in Italia lo si continua a usare per fare cassa con le multe. Le macchine in uso alle forze dell’ordine non sono omologate, né vengono tarate con regolarità». Il test ha sorpreso Andrea Bambace, consigliere comunale M5S: «Attendo la relazione di Marcon, approfondirò se è regolare l’etilometro in dotazione ai nostri vigili».


Davide Nordio


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