Esplode il bancomat in piazza a Oderzo ma il bottino è magro

In azione nella notte un commando di banditi alla Prealpi A vuoto il tentativo alla filiale della Friuladria di Mansuè
Di Marco Filippi
Filippi agenzia foto film Oderzo bancomat esploso banca prealpi via cavilieri di vittorio veneto
Filippi agenzia foto film Oderzo bancomat esploso banca prealpi via cavilieri di vittorio veneto

ODERZO. Un commando di banditi, con il volto coperto da un passamontagna, ha assaltato, nella notte, un paio di bancomat nell’Opitergino. L’assalto alla filiale della Friuladria a Mansuè è fallito. Mezz’ora più tardi la banda ha preso di mira la filiale del Credito Cooperativo delle Prealpi di Oderzo. In questo caso, l’assalto è riuscito ma ha fruttato un magro bottino. Non è escluso che si tratti dello stesso commando che aveva tentato di far saltare in aria, poco dopo l’una, anche il bancomat della Friuladria di Caneva, nel Podenonese. Del caso si stanno occupando i carabinieri di Oderzo e Conegliano.

L’assalto alla Friuladria di Mansuè è avvenuto poco dopo le 2. Un commando di quattro uomini, con il volto coperto da passamontagna e a bordo di un’Audi Station Wagon, ha preso di mira la filiale di via Roma. Ma il tentativo di far saltare il bancomat non ha avuto successo. Mezz’ora più tardi, lo stesso commando ha assaltato il bancomat del Credito Cooperativo della Prealpi di piazza Cavalieri di Vittorio Veneto ad Oderzo. L’assalto è riuscito ma il bottino s’è limitato a poco meno di 2000 euro, dal momento che il bancomat non era stato caricato.

La tecnica usata dal commando è stata quella delle "marmotte". Le marmotte sono dei parallelepipedi in alluminio sottile e flessibile riempiti di polvere pirica (usata nelle cartucce dei cacciatori o anche nei semplici petardi) delle esatte dimensioni delle aperture dei bancomat. I piccoli ordigni vengono poi introdotti nella cassaforte dei bancomat, spinti all'interno con una lama e fatti esplodere a distanza attraverso un collegamento di cavi elettrici. Lo scoppio apre la cassa e i banditi riescono agevolmente a raccoglie in un sacco il malloppo prima di fuggire. Si tratta dunque di ordigni esplosivi improvvisati, ma molto ingegnosi. Le bande del bancomat più esperte tendono a non utilizzare l'acetilene, poco controllabile, ma una miscela, che i carabinieri definiscono "micidiale" e che esplode in un tempo stabilito, se innescato con una semplice spina elettrica e batterie ricavate ad esempio dai trapani.

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