Escursionista scomparso, trovata l’auto dell’impiegato

Era posteggiata a Cencenighe, un ragazzo: «Ho ospitato Barosco in casera»
Stefano Barosco
Stefano Barosco

TREVISO. È stata trovata in località Pra’ di Mezzo a Cencenighe l’auto di Stefano Barosco, l’impiegato trevigiano in Regione scomparso da otto giorni. La sua Peugeot era posteggiata in un parcheggio della località agordina, nel Bellunese, forse era diretto al bivacco Bedin.

Nel pomeriggio di ieri, mentre proseguivano le ricerche, il Soccorso alpino di Agordo ha verificato una segnalazione risultata poi attendibile. Sabato 3 settembre un ragazzo che si trovava in una casera di Pra’ de Mur e lo ha ospitato. Hanno chiacchierato e bevuto il caffè e il ragazzo gli ha insegnato il sentiero che passa da Casera Ru del Fin e porta all’abitato di Bogo, sopra Cencenighe. Ieri mattina i soccorritori sono stati trasportati in quota dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore per la perlustrazione dei principali sentieri che scendono a valle.

Da Pra’ di Mezzo il percorso sale verso Malga Ambroson e da lì si può proseguire per il bivacco Bedin o verso Cima Pape. Proprio in questa direzione, verso Pra’ de Mur, si sarebbe portato Barosco. Ieri l’elicottero dei vigili del fuoco con a bordo personale del Soccorso alpino di Agordo ha effettuato una nuova ricognizione lungo i sentieri. L’unità cinofila molecolare del Cnsas arrivata dal Friuli ha marcato due punti nei pressi del parcheggio, verificati entrambi senza esito. Oggi dalle 8.15 il Soccorso alpino concentrerà la ricerca da Pra’ de Mur, sul sentiero. A cercare Stefano ieri 45 soccorritori.

Nel frattempo aumenta l’ansia dei familiari che lo aspettavano lunedì, ma non si è presentato. Al lavoro, in Regione a Venezia, nemmeno. «Chiunque abbia notizie contatti la famiglia o la sezione del Cai di Treviso al 348 3840850», è l'appello lanciato su Facebook.

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