«Esame» per 4 invalidi: tensione all'Itis
L'Anmic protesta, quattro dipendenti rischiano il posto di lavoro dopo trent'anni

Giuseppe De Nardi assistente tecnico
CONEGLIANO.
L'Itis Galilei chiede la valutazione dell'idoneità a svolgere le proprie mansioni per 4 invalidi civili che lavorano da tempo nell'istituto. Tra loro anche Giuseppe De Nardi assistente tecnico da 33 anni. L'Anmic annuncia: «Li tuteleremo, rischiano il licenziamento».
La richiesta dell'istituto è stata inviata alla Commissione medica di verifica della Direzione Territoriale Economia e Finanze. Ed è proprio questo a lasciare perplessa l'Associazione Nazionale Mutilati Invalidi Civili (Anmic) di Treviso. «Per 4 dipendenti invalidi che lavorano lì da tempo, l'istituto chiede alla commissione provinciale del Ministero del Tesoro di verificare l'idoneità alle mansioni - spiega Giovanna Agrizzi commissario straordinario dell'Anmic - quando la legge 626 e seguenti stabilisce che sia il medico Competente pagato dall'azienda a verificare lo stato di salute e a stabilire l'idoneità con le eventuali prescrizioni, che bisogno c'era di scomodare una commissione provinciale?». Agrizzi definisce «strano» il fatto che la richiesta sia stata avanzata per 4 invalidi. «Sembra un accanimento - dice - non capiamo con quale spirito la scuola abbia chiesto questa verifica. Se la commissione decide che non sono idonei, c'è l'obbligo di trovare altre mansioni più adatte, ma se queste non ci sono c'è il rischio di un licenziamento. L'Anmic li tutelerà fino in fondo». Per Giuseppe De Nardi, invalido civile al 100%, la verifica è stata chiesta a 4 anni dalla pensione. Nella richiesta inviata alla commissione l'istituto afferma di aver «riscontrato oggettiva difficoltà nell'esercizio delle normali mansioni soprattutto per quanto riguarda la manutenzione delle attrezzature in tutti i laboratori in cui è adibito» e chiede per De Nardi una visita medico collegiale che valuti la sua idoneità o inidoneità alle mansioni di assistente tecnico. De Nardi, colpito da poliomielite infantile, però quelle mansioni le svolge da 33 anni all'Itis Galilei. Per l'uomo che dal 2007 gode delle tutele previste dalla legge 104 si tratta di un «accanimento contro gli invalidi». «Devono dimostrare perché secondo loro ho difficoltà a fare il mio lavoro - dice De Nardi - se c'era un problema potevano farmi un richiamo scritto». «Nel settembre del 2009 - spiega De Nardi - ho chiesto al preside di rivedere il piano di lavoro più equo e adeguato alle possibilità lavorative come già concesso negli anni precedenti. Io non posso cambiare le lampade, salire sulle scale per sostituire neon, quadri elettrici o spostare armadi perché le mie condizioni fisiche non me lo consentono. La richiesta era stata accolta». Sulla questione interviene il consigliere comunale Mario Botteon. «Sono gli effetti - dice - del clima di caccia alle streghe della politica di Brunetta e della Lega, nella grandissima parte dei casi offensiva».
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso
Leggi anche
Video