Ermini, c’è la speranza di un compratore

RONCADE. Dopo il fallimento c’è una speranza concreta per la continuazione della storica attività della Cereria Ermini di Roncade. Ci sono state manifestazioni di interesse da parte di un’azienda...

RONCADE. Dopo il fallimento c’è una speranza concreta per la continuazione della storica attività della Cereria Ermini di Roncade. Ci sono state manifestazioni di interesse da parte di un’azienda del medesimo comparto determinata a estendere l’attività: l’affitto del ramo d’azienda dovrebbe concludersi in settimana e permetterà di salvare 13 lavoratori su 26, con la promessa di attingere nel bacino degli ex dipendenti in caso di nuove assunzioni. «Finalmente una notizia positiva», commenta Gianni Boato, Femca Cisl Treviso Belluno, «accogliamo con favore questa ripartenza, confidiamo che la nuova proprietà sia solida e possa garantire un futuro stabile a quest’azienda». In tutto sette operai, due magazzinieri e quattro impiegati: per ora sono questi i lavoratori che rientreranno all'interno dell’affitto del ramo d’azienda, prossimo alla conclusione. Fino alla firma i sindacati preferiscono tenere il massimo riserbo sull’identità dell’azienda pronta a subentrare, ma sarebbe tutto pronto.

La Cereria Ermini di Roncade è fallita il 9 maggio scorso dopo un inutile tentativo di concordato preventivo. Era stata la dirigenza stessa a presentare richiesta di fallimento, accolta dal tribunale di Treviso, che aveva provveduto a nominare curatore e giudice delegato, fissando per il 22 ottobre l’udienza di verifica dello stato passivo. «Prevedevamo questa mossa, purtroppo senza alcun progetto serio. Ora quello che speriamo è che le aziende del settore che operano nel mercato della Cereria Ermini, mercato importante e stabile, possano rilevare parte dell’attività salvaguardando il maggior numero di posti di lavoro», avevano dichiarato i sindacati. A quanto pare, desiderio esaudito: almeno 13 dei 26 lavoratori per i quali nelle scorse settimane era stata firmata la cassa integrazione straordinaria per un anno, rientreranno immediatamente della nuova attività. E non sono escluse altre assuzioni. Cereria Ermini dal 1920 produceva ceri e lumini per le chiese ma anche candele profumate per uso domestico. Era stato proprio l’ingresso nel mercato della grande distribuzione a mettere in difficoltà l'attività storica. (s.g.)

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