Emanuele, 20 anni e la passione del calcio Gioca nel Tamai

Abita con la famiglia a Quero-Vas, la comunità si è stretta attorno a lui in attesa di sviluppi 

L’INDAGATO

Emanuele Mazzocco sta cercando di superare l’ennesimo trauma legato ai fatti di Cornuda. In questi mesi, nella casa in via Argenega a Quero Vas ha trovato la tranquillità confortato dalla famiglia: il papà Gian Antonio, la mamma Claudia, nonché i fratelli Davide e Mirco. Con loro condivide la passione e il talento per il calcio. Così, se Davide ne ha ormai fatto da qualche anno una professione (quest’anno gioca con l’Entella in serie B), Emanuele se la cava abbastanza bene da giocare nell’Eccellenza friulana, nel Tamai, dopo avere fatto le giovanili all’Union Feltre. La svolta nel caso, legata al decesso del 64 enne Giuseppe Vendrasco, apre un nuovo scenario nell’indagine.

La comunità querese rispetta la riservatezza della famiglia già nota in paese ben prima che accadesse il fatto di Cornuda e attende il lavoro della magistratura per esprimersi. Chi dice qualcosa è il parroco don Alessio Cheso: «È un bene che la vicenda si risolva trovando un barlume di verità, che forse non avremo mai, perché non possiamo entrare nella mente delle persone. Conosco il ragazzo ed ero passato a casa sua quando avevo sentito del fatto, ma lui non era presente e così non avevo nemmeno potuto scambiarci due parole assieme. Se non si sa bene la storia diventa difficile parlare. E in tal caso, quando lo si fa si rischierebbe di fare pettegolezzi e chiacchiere».

Laconico il sindaco Bruno Zanolla: «Queste situazioni sono delicate ed è giusto che di dovere faccia i debiti accertamenti. Mi astengo quindi da qualsiasi tipo di commento. Non ho avuto contatti con la famiglia: negli ultimi mesi, da quando è accaduto il fatto non li ho mai incontrati». —



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