La veglia per Elisa, morta nella valanga sul Giau: «Grazie anima punk»

Gli amici si ritrovano il 21 marzo alle 20 al duomo per “Toffa”. I colleghi della Tecnosystemi ricordano il collega Abel Ayala

Diego Bortolotto e Francesca Gallo
Elisa De Nardi, morta nella valanga sulla forcella Giau
Elisa De Nardi, morta nella valanga sulla forcella Giau

Ha fatto piangere tanti cuori in tutta Italia, sono decine i messaggi, i ricordi e le foto per “Toffa”, Elisa De Nardi, la 39enne morta travolta dalla valanga a Forcella Giau. «Non ho più ne parole ne lacrime» dice scrive Martino, uno dei tanti amici.

«Grazie per aver condiviso con me un pezzetto di strada. Grazie per essere stata una persona magnifica, l’unica cosa più grande del tuo cuore era il tuo sorriso e chiunque ti abbia incontrato lo sa bene».

Per tutti gli amici è un arrivederci, non un addio, perché le giornate trascorse insieme, non potranno mai essere dimenticate.

Moltissimi saranno domani alla veglia per ricordarla il giorno prima del funerale. Elisa De Nardi, conosciuta a Conegliano come precisa e professionale segretaria nello studio legale Fadel, nel resto d’Italia era “Toffa”, l’amica dei raduni punk, delle serata in allegria, delle escursioni in montagna.

Elisa sapeva unire diverse anime, con la sua spensieratezza. «Per puro caso ieri sera sono rientrata e in mano reggevo una copia di “Le Otto Montagne” di Paolo Cognetti, senza sapere ancora niente», scrive Julia.

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«Ma 15 anni e passa di concerti e serate condivise sono difficili da dimenticare. Ci volevo salire lassù con te, se ne è parlato più volte, eravamo lontane e non sono mai riuscita a seguirti, ma parlare di montagna con te è uno dei motivi che mi ha spinto a tornarci.

La montagna ti porta via con sé a volte. Sei tra quelli che ha deciso di tenersi per sempre. E nonostante questo non puoi smettere di amarla, non te ne puoi staccare, in un modo o nell’altro, in un mondo, e nell’altro, sempre ritorni da lei. Rest in power Elisa Toffa».

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Domani sera, 21 marzo, alle 20 in duomo a Conegliano una veglia funebre, in cui gli amici potranno raccontare i loro ricordi e le testimonianze di vita legate a Toffa. Il funerale sarà celebrato sabato alle 10, sempre in duomo. Legatissima alla sua famiglia, a papà Leonardo che aveva perso due anni fa e accanto al quale verrà sepolta, a mamma Anna Maria e il fratello Andrea che ora la piangono. «Il tuo spirito libero volerà per sempre tra le cime che tanto amavi», così i suoi cari vogliono ricordare Elisa.

Domenica in vetta, come tanti altri giorni di festa, c’era anche il fratello maggiore, sepolto di neve fino al collo non ha potuto fare nulla.

«La famiglia ringrazia con riconoscenza il Corpo nazionale del Soccorso alpino», è il messaggio di mamma Anna Maria, il fratello Andrea, zii e cugini. I soccorritori hanno estratto subito il cinquantenne. Elisa era stata sepolta da 4 metri di neve e con Abel Ayala Anchundia sono stati recuperati, ma nulla di più era possibile fare. L’altro amico Marco Dalla Longa è rimasto illeso.

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Ci saranno anche i colleghi della Tecnosystemi a stringersi attorno alla famiglia per dare l’ultimo addio ad Abel Anchundia Ayala, domani alle 14.45 nella sala del commiato del crematorio di Conegliano. A condurre il rito sarà un Pastore della chiesa evangelica.

I due fratelli maggiori non potranno essere presenti, perché impossibilitati a lasciare l’Ecuador, paese d’origine della famiglia, trasferitasi 25 anni fa a Vittorio Veneto.

«Stiamo ricevendo tanta solidarietà», dice commosso papà Angel Segundo, «dagli amici di Abel, dai colleghi, da conoscenti, anche da semplici cittadini, tante persone che hanno voluto manifestare il loro cordoglio. Il campanello e il telefono non smettono mai di suonare. Io e mia moglie Lourdes siamo commossi da tanto affetto». 

 

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